India, il governo chiede a WhatsApp di filtrare le bufale per evitare altri linciaggi

India, il governo chiede a WhatsApp di filtrare le bufale per evitare altri linciaggi
Più che un invito, un ultimatum: in India, il governo ha chiesto a WhatsApp di filtrare e impedire la circolazione di bufale diffamanti, onde evitare che la scia di sangue, innescata negli ultimi tempi per via di false accuse nei confronti di persone innocenti, prosegua.

La catena su Whatsapp: «Attenti ai rapitori di bambini». E la folla lincia a morte due ragazzi innocenti



Un mese fa, ad esempio, due giovani indiani, accusati di essere rapitori di bambini ma assolutamente innocenti, erano stati linciati e uccisi dalla folla. Tutto era partito da alcuni messaggi diffusi su WhatsApp, ma fatti analoghi si sono susseguiti, per un anno, altre 30 volte in dieci diversi stati indiani.

Nella stragrande maggioranza dei casi, è risultato impossibile identificare le persone che per prime avevano diffuso le notizie false su WhatsApp. Per questo motivo il governo di New Delhi ha chiesto ai responsabili dell'app di adottare misure più efficaci per contrastare questo fenomeno che ha scaturito un vero e proprio allarme sociale. Come riporta Business Insider, la presa di posizione del governo indiano è stata netta: «WhatsApp non può fuggire dalla responsabilità della violenza che avviene per il cattivo uso di buone invenzioni tecnologiche».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Luglio 2018, 11:48
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