Superati 100mila morti in Gb: più della Grande Peste, dell'Aids e di ogni guerra o attentato dal '45 messi insieme

Superati 100mila morti in Gb: più della Grande Peste, dell'Aids e di ogni guerra o attentato dal '45 messi insieme

Superati i centomila i morti Covid in Gran Bretagna. Un numero che nel Paese ha superato il bilancio delle vittime totali della Grande Peste, della pandemia di Aids e di ogni singolo attacco terroristico e guerra dal 1945 messi insieme. Solo oggi sono stati registrati altri 1.631 decessi. Ma il numero effettivo potrebbe essere molto più alto se si prendono in considerazione tutti i morti in eccesso dall'inizio della pandemia. 

Sono 99.506 le vittime totali stimate dalla Grande Peste del 1665-66, dall'epidemia di Aids e da ogni attacco terroristico e guerra degli ultimi 75 anni in cui il Regno Unito è stato coinvolto. Il tragico traguardo raggiunto oggi rappresenta più del doppio delle persone che sono morte durante la seconda guerra mondiale e rappresenta il numero più alto in Europa. Nel mondo solo Stati Uniti, Brasile, India e Messico hanno registrato più morti, sebbene tutti e quattro i paesi abbiano una popolazione significativamente più alta. Secondo la piattaforma di ricerca Our World in Data, inoltre, dalla scorsa settimana il Regno Unito ha raggiunto il più alto tasso di mortalità al mondo.

Johnson: «Dolore inesprimibile per i centomila morti»

Parlando del drammatico traguardo delle centomila vittima Boris Johnson ha ammesso che si tratta di «un dolore difficile da esprimere», rivolgendo «le condoglianze» a tutti coloro che hanno perduto persone care, spesso «senza neppure poter loro dire addio, nella più grande crisi» affrontata «dalla II Guerra Mondiale». Il premier Tory si è poi impegnato a onorare in futuro, quando la pandemia sarà passata, tutte le vittime e coloro che si sono sacrificati «eroicamente» per salvare vite umane, ma anche a «riflettere» per «trarre lezioni» sugli errori che vengono imputati al suo governo.

Parlando nel briefing di giornata sull'emergenza Covid tenuto stasera a Downing Street in un clima triste e di shock per il Paese, il premier Tory ha definito questo bilancio di morti «spaventoso e tragico».

Incalzato dai giornalisti a dire cosa sia «andato storto» rispetto all'auspicio iniziale avanzato poco meno di un anno fa dal suo governo di poter contenere il numero dei morti a 20mila, Johnson si è peraltro limitato a dirsi «davvero dispiaciuto» per il totale delle vittime. «Come primo ministro mi assumo ovviamente tutte le responsabilità per le decisioni» adottate, ha quindi aggiunto, insistendo comunque di aver fatto ogni scelta in questi mesi mosso dall'obiettivo di «cercare di minimizzare» il numero dei morti e sostenendo di aver fatto «realmente tutto il possibile, come i leader dei governi degli altri Paesi coinvolti»: senza riconoscere apertamente errori malgrado le ripetute sollecitazioni a prendere in considerazione la possibilità che la tempistica di alcune misure possa aver contribuito ad aggravare il bilancio record nel Paese. Un bilancio che il leader dell'opposizione laburista, Keir Starmer, è tornato invece a rinfacciare in parte proprio all'operato del premier e della sua compagine negli stessi minuti, ricordando i ritardi contestati al governo ad esempio sul lockdown. Mentre è di oggi anche la notizia dei dati ufficiali sul tasso di disoccupazione salito al 5% nel Regno nell'ultimo anno sulla scia dei contraccolpi della pandemia, con circa 800.000 senza lavoro censiti in più in questi mesi. 


Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Gennaio 2021, 20:56
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