Imprenditore russo arrestato a Milano: Artem Uss, figlio di un governatore amico di Putin, fermato a Malpensa

A rendere noto l'arresto è stata l'ambasciata della Federazione russa su Facebook

Imprenditore russo arrestato a Milano: Artem Uss, figlio di un governatore amico di Putin, fermato a Malpensa

Un imprenditore russo è stato arrestato all'aeroporto di Milano Malpensa. Artem Uss, questo il suo nome, era diretto in Turchia, ma è stato fermato su richiesta degli Stati Uniti. Suo padre è il governatore del territorio di Krasnoyarsk, uomo vicino a Putin. L'accusa è elusione delle sanzioni e riciclaggio di denaro.

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L'accusa degli Stati Uniti

A rendere noto l'arresto è stata l'ambasciata della Federazione russa su Facebook. «La fornitura di prodotti petroliferi, attrezzature pubbliche e mezzi tecnici, liberamente venduti e acquistati in tutto il mondo, viene improvvisamente dichiarata illegale dalle autorità americane. Come mai? Solo perché è fatto per il bene della Russia. La connotazione politica di queste accuse è ovvia», ha scritto il governatore Alexander Uss su Telegram.

L'accusa degli Stati Uniti è stata indirizzata ad altri 4 cittadini russi, ossia Yury Orekhov, Svetlana Kuzurgasheva, Timofey Telegin e Sergey Tulyakov, e ai commercianti di petrolio venezuelani Juan Fernando Serrano Ponce e Juan Carlos Soto, riferisce la Tass.

Arresto convalidato

La Corte d'Appello di Milano ha convalidato l'arresto dell'imprenditore russo Artem Uss. Venerdì, davanti al giudice della quinta penale d'appello Roberto Peroni Ranchet, è fissata l'audizione di Uss nella quale, in sostanza, gli verrà chiesto se ritiene di dare il consenso o meno all'estradizione. In caso negativo ci vorranno alcune settimane per la conclusione del procedimento di estradizione. La difesa potrà chiedere, nel frattempo, una misura meno afflittiva del carcere, come i domiciliari.

Il legale Vinicio Nardo lo ha incontrato ieri in carcere.

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Venerdì l'udienza

«L'ho incontrato e sta come uno che è stato messo in carcere, così sta», ha spiegato l'avvocato Nardo. Uss non era semplicemente in transito all'aeroporto di Malpensa, diretto in Turchia, ma pare fosse in Italia almeno da qualche tempo. E, sempre secondo la difesa, non sapeva di essere destinatario di un mandato d'arresto internazionale. Dopo l'arresto, già martedì il provvedimento è stato convalidato 'de plan', senza udienza, dalla Corte d'Appello di Milano, presieduta da Giuseppe Ondei. In caso si opponga all'estradizione durante l'udienza di venerdì, gli Usa avranno 45 giorni per far arrivare ai giudici italiani la richiesta di estradizione e tutte le carte con le accuse.

Allo stesso tempo, già venerdì la difesa potrà chiedere che, in attesa che si concluda il procedimento di estradizione, Uss, figlio di un funzionario di Mosca, passi almeno ai domiciliari. Su questa istanza dovrà decidere, poi, un collegio della Corte dopo un'altra apposita udienza. Attualmente gli atti con le accuse non sono in mano alla difesa e devono ancora pervenire anche alla Procura generale. Uss al momento resta in carcere a Busto Arsizio (Varese). Dopo l'arrivo degli atti dagli Usa, la Procura generale avrà un mese di tempo per formulare la sua requisitoria e il procedimento dovrà concludersi, col via libera o meno alla consegna del 40enne, in un massimo di 6 mesi.


Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 14:29
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