Il tir precipita e va a fuoco, lui salva il camionista: «Non sono un eroe, dopo ho preso una tisana»

Il tir precipita e va a fuoco, lui salva il camionista: «Non sono un eroe, dopo ho preso una tisana»
Stava guidando il suo camion, quando per ragioni ancora da chiarire ha perso il controllo ed è precipitato in un burrone di 20 metri. Un autotrasportatore, però, oltre ad essere stato fortunato per essere sopravvissuto nell'impatto, ha trovato in un automobilista il proprio angelo custode. Il 40enne spagnolo José Antonio Puebla, proprietario di una concessionaria di auto, aveva infatti notato del materiale sull'autostrada nei pressi di Somosierra (Madrid), e quando si era fermato si era accorto che un veicolo aveva sfondato il guardrail ed era caduto in un dirupo.

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Senza pensarci due volte, José Antonio, che si trovava in compagnia del suo socio, ha scavalcato il guardrail ed è sceso a piedi lungo il burrone, alla ricerca di eventuali superstiti da salvare. «All'inizio non capivo nemmeno se si trattasse di un'automobile o di un mezzo pesante, figuriamoci capire se ci fosse qualcuno ancora vivo. Poi, all'improvviso, ho visto una grande fiammata» - racconta l'uomo, al telefono, a 20minutos.es - «Ho iniziato a urlare, cercando di capire se ci fosse qualcuno, anche se qualcosa, dentro di me, mi faceva sperare che non rispondesse nessuno ed è per questo che non mi sento un eroe. Ho sentito il grido di un uomo e subito dopo una forte esplosione, quasi sicuramente di pneumatici, che però ha fatto sì che le fiamme diventassero ancora più alte».

A questo punto, José Antonio, deciso a salvare il camionista, ha cercato di avvicinarsi il più possibile, nonostante il calore dell'incendio gli impedisse di raggiungere il mezzo. «Ho urlato a quell'uomo di uscire dalla cabina, mi ha detto che non poteva perché aveva un braccio e una gamba rotti. Gli ho detto di tentarlo comunque, è caduto a terra e a quel punto l'ho trascinato via, appena prima che le fiamme raggiungessero anche la cabina» - spiega ancora l'uomo, residente nella provincia di Ciudad Real - «Alla fine, con delle corde, io e il mio socio siamo riusciti a trascinarlo anche nella fase di risalita del dirupo. Aveva anche una ferita alla testa da cui usciva sangue, lo abbiamo avvolto in una coperta e tranquillizzato, perché era davvero sotto choc».

Immediato, dopo l'incidente, l'intervento dei vigili del fuoco per domare l'incendio e di un'ambulanza per trasportare in ospedale il camionista. José Antonio, dopo aver fornito le proprie generalità alla Guardia Civil, si è poi recato in un bar: «Dopo quella botta di adrenalina, avevo bisogno di calmarmi con una tisana. Solo una volta dentro il bar ho realizzato che, in caso di esplosione, potevo morire. Sì, per un attimo ho sperato che non mi rispondesse nessuno, ma una volta che senti un grido d'aiuto non puoi certo tirarti indietro. Non sono un eroe, ho solo aiutato un'altra persona. Dobbiamo imparare a fare del bene, senza badare a chi lo riceve».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 4 Gennaio 2019, 22:50
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