Il tennista Sergiy Stakhovsky soldato a Kiev: «Italiani non durereste un giorno contro l’esercito russo»

L'ex numero 31 al mondo nel tennis era in video collegamento con Lilli Gruber su La7

Il tennista Sergiy Stakhovsky soldato a Kiev: «Italiani non durereste un giorno contro l’esercito russo»

Sergiy Stakhovsky ha posato la racchetta da tennis, ha messo in sicurezza la sua famiglia e ha raggiunto Kiev per imbracciare un fucile e combattere contro i russi per difendere la patria. Non ha potuto voltarsi dall'altra parte quando il suo Paese è stato attaccato, ma in video collegamento con Lilli Gruber su La7 ha pronunciato parole che hanno diviso e fatto riflettere

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Da Kiev, dove sta combattendo al fianco dei suoi connazionali ucraini, il tennista soldato, ex numero 31 al mondo, ha spiegato che era in giro per il mondo con la sua famiglia, ma invece di godersi la sua vita e i soldi è corso al fronte: «Non c'è giusto o sbagliato nella mia scelta. Se non mi fossi arruolato mi sarei sentito in colpa, qui a Kiev ci sono mio padre e mio fratello. Ma mi sento ugualmente in colpa ad aver lasciato mia moglie ed i miei tre figli. Non ho nessuna esperienza nel combattimento, la maggior parte di noi non è stato addestrato ma abbiamo un ideale comune.

Questa è l'ultima spiaggia».

Sui social è apparso con tutto l'equipaggiamento e ha anche ringraziato il collega Djokovic per il generoso aiuto. In collegamento con La 7 ha anche ammonito l'Italia: «Bisogna comprendere che se l'Ucraina cadrà nelle mani dei russi, poi toccherà ad altre nazioni. Torneremmo al 1945 con le nazioni satellite rispetto a Mosca: Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia, il Baltico. Putin minaccia con il nucleare e la Nato ha paura. Lui ha usato questa carta e la userà ancora. L'unica speranza è che muoia, altrimenti farà come Hitler quando stava dividendo l'Europa... L’esercito italiano, per quanto ne so io, non durerebbe un giorno contro l’esercito russo. Noi ucraini non vogliamo rinunciare a nulla. Capiamo che questa è la nostra guerra e non quella dell'Europa, stiamo solo chiedendo aiuto e assistenza. Il mondo è dalla parte dell'Ucraina e penso che tutte le sanzioni contro la Russia abbiano aiutato, anche se ci metteranno tempo ad arrivare».


Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Marzo 2022, 21:13
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