Il Louvre svela il mistero della 'Gioconda nuda': "Forse è di Leonardo Da Vinci"
I risultati sono ancora da ufficializzare, ma confermerebbero «la mano di Leonardo da Vinci, almeno in parte», sostiene il quotidiano francese. Il disegno resterà nei laboratori del Louvre ancora un altro mese e sarà esposto nel 2019 in occasione dei 500 anni dalla morte dell'artista-scienziato del Rinascimento. Il disegno appartiene alla collezione donata nel 1897 da Henri d'Orléans, duca d'Aumale e finora non aveva mai lasciato il Musée Condé di Chantilly.
Le prime analisi con il radiocarbonio, riferisce «Le Figaro», hanno accertato che il disegno sarebbe databile tra il 1485 e il 1638. Sono rilevati una serie dettagli che confermerebbero che si tratta di un originale e non di una copia, come supposto in passato. I ricercatori del Louvre ritengono plausibile ipotizzare che il disegno di Chantilly sia stato realizzato nella bottega di Leonardo. C'è da accertare se l'opera sia anteriore o posteriore alla «Gioconda» del Louvre e se sulla superficie del carboncino ci sia stata anche la mano del genio toscano. Nel mondo esistono circa una ventina di versioni della «Gioconda nuda» del secolo XVI, tra cui quella di Gian Giacomo Caprotti (detto il Salai), allievo di Leonardo.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Settembre 2017, 10:04
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