Aboliti gli esami scolastici per il 2021, la decisione del Galles: «Troppe interruzioni per il coronavirus»

Aboliti gli esami scolastici per il 2021, la decisione del Galles: «Troppe interruzioni per il coronavirus»

di Silvia Natella

Il Galles abolisce per il 2021 gli esami di diploma di scuola secondaria, quelli che sanciscono la fine della scuola dell'obbligo nel Regno Unito, e a quelli che corrispondono alla nostra maturità. Le verifiche note con l'acronimo GCSE (General Certificate of Secondary Education) e con l'espressione A-Level (Advanced Level) sono le prove che gli studenti devono affrontare per proseguire nella carriera scolastica e specializzarsi. Il ministro dell'Istruzione del Galles ha annunciato che il prossimo anno questi test saranno eliminati, come riporta l'Independent.

Leggi anche > Ipotesi nuovo lockdown nazionale dopo il 15 novembre. Il Pd smentisce: «Ipotesi non sul tavolo, vediamo la curva»


«Questa è la decisione giusta per i nostri giovani», ha dichiarato Eithne Hughes, direttore dell'Association of School and College Leaders (ASCL). In linea con il sindacato buona parte delle istituzioni scolastiche, scoraggiate dalle continue interruzioni della didattica a causa del coronavirus. Kirsty Williams, ministro dell'istruzione gallese, ha detto che la pandemia ha reso «impossibile garantire condizioni di parità» per gli studenti che devono affrontare gli esami. Le verifiche di fine anno programmate per il 2021 saranno sostituite da corsi e valutazioni. 

«Restiamo ottimisti sul fatto che la situazione sanitaria pubblica migliorerà, ma il motivo principale di questa decisione è dovuto alla necessità di equità. Il tempo che gli studenti trascorreranno nelle scuole e nelle università varierà enormemente e, in questa situazione, è impossibile garantire condizioni di parità per lo svolgimento degli esami».  


Dopo l'annuncio del Galles, il portavoce ufficiale del primo ministro britannico ha affermato che il governo intende ancora portare avanti gli esami di livello A e GCSE in Inghilterra il prossimo anno, che saranno leggermente posticipati «per dare agli studenti più tempo per prepararsi». «Continuiamo a pensare che gli esami siano il modo più equo per giudicare le prestazioni degli studenti e che dovrebbero andare avanti il ​​prossimo anno, sostenuti dalle misure di emergenza che abbiamo sviluppato con il settore dell'istruzione», ha detto il portavoce del primo ministro. 


Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Novembre 2020, 23:14
© RIPRODUZIONE RISERVATA