Il Covid arretra in Inghilterra, ma scoppia focolaio a Leicester: e il Governo ripristina il lockdown

Il Covid arretra in Inghilterra, ma scoppia focolaio a Leicester: e il Governo ripristina il lockdown
Smette di crescere, in maniera statisticamente rilevabile, il tasso delle morti in eccesso nel Regno Unito registrate dall'inizio della pandemia di coronavirus rispetto alle medie degli anni precedenti. Lo rivelano gli ultimi dati dell'Ons, l'Istat britannico, aggiornati al 19 giugno, lasciando sostanzialmente invariata la cifra a 65.000 decessi in più: circa 54.000 dei quali considerati riconducibili come causa certa o almeno probabile al Covid-19.

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L'indicazione conferma la tendenza al calo dei contagi nel Paese, seppure con l'eccezione di focolai locali. In particolare quello di Leicester (Inghilterra centrale), dove il governo conservatore di Boris Johnson questa volta non ha esitato a reintrodurre da oggi un lockdown pieno. Il blocco è stato imposto dal governo nazionale - in forza della legislazione d'emergenza approvata per la pandemia - al sindaco laburista, Peter Soulsby: allineatosi solo ieri sera dopo un ultimo colloquio col ministro della Sanità, Matt Hancock

Da oggi in città sono di nuovo chiusi i negozi non essenziali, mentre sono vietati i viaggi non indispensabili in arrivo e partenza.
Da giovedì saranno chiuse inoltre quelle scuole parzialmente aperte a inizio giugno, mentre la ripresa locale delle attività di pub, ristoranti e hotel, prevista nel resto dell'Inghilterra dal 4 luglio, è stata rimandata di almeno ulteriori due settimane. La decisione del governo è arrivata dopo l'impennata di test positivi (ben il 29% di quelli eseguiti nelle ultime due settimane censite).

Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Giugno 2020, 13:11
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