I genitori gli vietano l'uso dello smartphone: 15enne si impicca poco dopo

I genitori gli vietano l'uso dello smartphone: 15enne si impicca poco dopo

di Silvia Natella
È bastato un divieto dei genitori per spingere Keelan Groves, studente inglese di 15 anni, a togliersi la vita. Tutto per quello smartphone proibito durante la notte che nell'era social è quasi un prolungamento del corpo. Keelan, dopo l'ennesima discussione in famiglia, è salito in camera sua e si è impiccato.

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Come riporta il Daily Mail, l'episodio risale al maggio scorso, ma in questi giorni nel corso delle udienze in tribunale sta affiorando l'esatta dinamica. Il cellulare era stato sequestrato perché il ragazzo aveva disobbedito alla raccomandazione di lasciare il dispositivo al piano di sotto prima di andare a dormire. A nulla erano valse le scuse. "Abbiamo discusso a riguardo, e ha portato di nuovo il telefono al piano di sopra con lui”, racconta il signor Groves.


Il giorno dopo è stato trovato impiccato nella loro casa di famiglia a Fleetwood, nel Lancashire. Ancora in vita, è stato portato in ospedale per poi morire due giorni dopo. 
Durante l'inchiesta sulla morte del giovane, un medico legale ha spiegato che la morte di Keelan è stata un "atto di impulso", ma l'adolescente non aveva “le capacità di intendere le conseguenze delle sue azioni".



"La sera del suicidio - continua il papà - era seduto sul suo letto, stava guardando YouTube. Sembrava molto rilassato. Sono uscito e sono tornato circa 20 minuti dopo e l’ho trovato così… Non posso credere che volesse mettere fine alla sua vita. Quando ho lasciato la sua camera da letto prima, sembrava il solito Keelan”.
 
Ultimo aggiornamento: Sabato 24 Marzo 2018, 20:49
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