Harvey Weinstein, il grand jury di New York lo ha incriminato per stupro e abusi sessuali

Harvey Weinstein, il grand jury di New York lo ha incriminato per stupro e abusi sessuali

di Simone Pierini
Harvey Weinstein è stato incriminato per stupro e abusi sessuali da un grand jury a New York. Lo ha annunciato il procuratore distrettuale di Manhattan, Cyrus Vance Jr., affermando che il produttore cinematografico viene così portato «un passo più avanti nel confronto con le sue responsabilità».

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E il legale di Weinstein, Benjamin Brafman, ha subito annunciato battaglia, affermando che il suo assistito «si difenderà con vigore» e che intende ricorrere in tribunale contro l'incriminazione e sostenendo che le accuse «non sono supportate dai fatti». L'incriminazione giunge ore dopo che gli avvocati di Weinstein avevano comunicato la decisione del del produttore di non testimoniare davanti al Grand Jury, con la motivazione di non aver avuto tempo sufficiente per prepararsi in quanto aveva appreso i dettagli delle specifiche soltanto dopo essersi consegnato alle autorità lo scorso venerdì e sottolineando inoltre che la «pressione politica» ha reso l'incriminazione inevitabile: «A prescindere da quanto convincente la testimonianza possa essere, una incriminazione era inevitabile a causa dell'ingiusta pressione politica esercitata su Vance (il procuratore distrettuale di Manhattan ndr) per garantire una condanna»

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Weinstein si è consegnato alle autorità venerdì scorso, arrestato in seguito ad accuse pesantissime, di stupro e quelle di molestie aggravate e abusi sessuali. A inchiodarlo, solo nella sua New York, due donne: una lo ha denunciato per una violenza carnale subita nel 2013, l'altra di averla costretta ad avere con lui un rapporto di sesso orale negli uffici della Miramax a Manhattan nel 2004. Ma sono molte di più le vittime che in questi mesi hanno puntato il dito contro Weinstein, compresa l'attrice italiana Asia Argento e l'ex potentissimo produttore 66enne è già indagato anche a Los Angeles e Oltreoceano, a Londra.

Venerdì stesso la liberazione, che è avvenuta su pagamento di una cauzione di un milione di dollari in contanti. Weinstein, se pure a piede libero, deve comunque indossare un braccialetto elettronico per essere sempre localizzabile e non può allontanarsi dagli stati di New York e del Connecticut, gli è stato anche ritirato il passaporto per evitare fughe all'estero. 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 31 Maggio 2018, 10:07
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