Leggi anche > Covid, Parigi diventa zona "super rossa". Nuove misure in arrivo: stop assembramenti e agli alcolici dalle 20

L'uomo si è però difeso, affermando che nessuno dei bambini lo aveva mai considerato o appellato come "mostro". «È capitato che mi facessero delle domande sui miei tatuaggi, e spesso utilizzavo la pausa della ricreazione per rispondere ai loro dubbi», ha spiegato in un'intervista a Le Parisien, chiarendo di non essere mai stato motivo di turbamento per i bambini.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 23 Settembre 2020, 19:40
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Profilo Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout