«Eliminare Putin unica soluzione per fermare la guerra»: le parole del ministro del Lussemburgo che rompono il tabù

«Eliminare Putin unica soluzione per fermare la guerra»: le parole del ministro del Lussemburgo che rompono il tabù

«Putin è un bandito e un dittatore, e potremmo augurarci che sia eliminato fisicamente da una rivolta per fermare la guerra». Fa discutere la frase detta dal ministro del Lussemburgo Jean Asselborn sulla radio pubblica 100.7. Il politico è il primo che parla apertamente di eliminare il presidente russo: il capo della diplomazia del Paese che di fatto non crede più alla diplomazia.

«Qualche settimana fa - ha spiegato il ministro - non avrei potuto immaginare che si fornissero armi a un paese in guerra» e quindi la sopressione di Putin «sembra essere l'unica soluzione» per porre fine al conflitto. Poi, la marcia indietro: Asselborn ha spiegato all'AFP di aver parlato impulsivamente dopo essere stato informato che l'esercito russo bombardava i civili in Ucraina anche se il Cremlino dichiarava il contrario. «Mi dispiace davvero per la mancanza di informazione che arriva al popolo russo: se sapessero il reale numero di morti che hanno sulla coscienza scenderebbero in strada per rovesciare il Cremlino», ha spiegato. 

 

 

La situazione in Ucraina

Nella notte nuovi bombardamenti sulle città ucraine, da Kharkiv a Kiev. Quattro esplosioni sono state udite nella Capitale, poco dopo che è scattato l'allarme aereo.

Le prime due nel centro, altre due vicino alla stazione della metropolitana Druzhby Narodiv. Lo riporta il Kyiv Independent. A Kharkiv sono state colpite almeno tre scuole e la Cattedrale dell'Assunzione della città. Gravi danni sono stati inflitti anche a Okhtyrka, dove decine di edifici residenziali sono stati distrutti. Oggi ripartono i negoziati ma Zelensky in un videomessaggio lanciato nelle prime ore del mattino ha avvertito che «che non rinunceremo a ciò che è nostro».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Marzo 2022, 12:22
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