Diecimila video hard nel pc, condannata guardia del corpo del principe Harry: ma la pena è stata sospesa

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di Federica Macagnone
È stato sorpreso con le mani nel sacco nella maniera più disonorevole possibile, lui che sull'onore e sul prestigio aveva costruito un'intera brillantissima carriera. Squarciato il velo di facciata, è apparso tutto l'orrore di un uomo che nel computer nascondeva almeno diecimila tra foto e video pedopornografici e di zoofilia, tutti scaricati da internet, dove le sue ricerche più frequenti riguardavano appunto, in modo maniacale, foto e video di bambini e bambine.

Timothy Murfitt, ex ambizioso militare di 47 anni con un passato fatto solo di eccellenze ed elogi, promozioni e onorificenze che lo hanno portato a ricoprire il delicatissimo ruolo di guardia del corpo del principe Harry, dopo aver inizialmente negato qualunque accusa ha dovuto capitolare e trincerarsi dietro la scusa di un "forte stress" che lo avrebbe portato  a comportarsi come un qualunque volgare pedofilo. La giustizia lo ha processato e condannato, ma è stata anche particolarmente clemente con lui: la pena di sei mesi, infatti, è stata sospesa in virtù del suo eccellente passato. Un trattamento di favore che non è passato inosservato.

«La tua storia è notevole - gli ha detto il giudice Martin Huseyin - La tua carriera militare è costellata da un livello eccezionale di elogi da parte di coloro che hanno lavorato con te. Quello che è successo non è assolutamente in linea con la tua reputazione: nulla di simile dovrà mai più accadere. Vista la collaborazione che hai fornito, sono pronto a sospendere la sentenza».

All'inizio dell'inchiesta, Timothy disse di aver guardato solo pornografia con adulti, ma venne presto smentito dall'esame dei dischi rigidi del suo pc, dove vennero trovati diecimila video e foto riguardanti abusi sessuali su minorenni, oltre a una buona dose di materiale pornografico che mostrava rapporti sessuali tra adulti e animali. Una volta confessato, comunque, l'ex militare aveva ammesso che, dopo aver ricevuto una prima volta materiale pedopornografico, aveva poi continuato da solo a cercarne altro. Davanti ai giudici ha negato di aver mai avuto un interesse sessuale nei confronti dei bambini, addebitando quello che aveva fatto a un proprio disturbo da stress post traumatico: non per cercare scusanti -  visto che lui stesso ha ammesso che non esistono scusanti per le sue azioni - ma per tentare di dare una spiegazione al suo comportamento anomalo e discordante con tutto il suo passato.
 


«È molto triste - ha detto il giudice - vedere uno con la tua storia starsene lì in piedi sul banco degli imputati, in particolare per questo tipo di reato. Alcune delle immagini che sono state trovate sono davvero terrificanti. Uno come te, che ha passato decenni a proteggere la vita degli altri rischiando la propria, ha finito per diventare uno di quei clienti che alimentano il mercato della pedopornografia: se non ci fosse la domanda non esisterebbe l'offerta. E quindi sei diventato anche tu responsabile dell'esistenza di quel mercato».
Timothy Murfitt è stato condannato a sei mesi, ma la pena è stata appunto sospesa e quindi non andrà in prigione. Dovrà però garantire 160 ore di lavoro non retribuito e il suo nome comparirà per sette anni sul registro dei criminali colpevoli di reati sessuali. Nel frattempo dovrà cercare dentro di sé la forza per uscire dall'incubo in cui era entrato e di sconfiggere quel male dell'anima che nella vita può colpire anche uno come lui.
 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Ottobre 2018, 21:27
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