Google Maps sotto accusa per la morte di un 18enne, rimasto bloccato dopo un incidente a -45°C, su una strada consigliata dal navigatore del colosso di Mountain View. La tragedia è avvenuta un mese fa ed ora Google è corsa ai ripari, eliminando il percorso consigliato che il giovane, in compagnia di un amico, aveva seguito.
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È accaduto in Russia. L'incidente era avvenuto alla fine di novembre in Siberia, su una strada che da Jakutsk porta a Magadan. Sergey Ustinov, 18 anni, viaggiava col suo amico e coetaneo Vladislav Istomin, a bordo di una Toyota Chaser, percorrendo la famosa 'Strada delle ossa'. Improvvisamente, il radiatore dell'auto si era rotto e i due giovani, rimasti bloccati nella bufera, avevano chiesto aiuto alle loro famiglie e tentato di riscaldarsi bruciando i pneumatici.
Quel tentativo non aveva però risolto il problema: entrambi i ragazzi, alle prese con l'ipotermia, avevano perso rapidamente conoscenza. I soccorritori, allertati dalle loro famiglie, erano riusciti a trovarli solo dopo alcuni giorni, quando ormai per Sergey era troppo tardi: il 18enne era già morto assiderato. L'amico, invece, aveva riportato gravi danni ad un braccio e ad una gamba e, a distanza di un mese, è ancora ricoverato in ospedale e per i medici non può ancora essere dichiarato fuori pericolo.
Dopo l'incidente, Google Maps è finito sotto accusa: il percorso consigliato dal navigatore è considerato infatti troppo pericoloso e le mappe non sono aggiornate come quelle di alcuni navigatori russi, Yandex e Navigagor su tutti. Per questo motivo, Google Maps ha smesso di suggerire il percorso seguito dai due ragazzi.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 4 Gennaio 2021, 15:48
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