Processo Epstein, Ghislaine Maxwell condannata. Vittime in lacrime: «Giustizia è fatta»

E ora l'ex socialite britannica rischia di trascorrere decenni dietro le sbarre

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Ghislaine Maxwell è colpevole: ha cospirato per anni insieme a Jeffrey Epstein per reclutare e abusare sessualmente di minorenni. Dopo quasi 40 ore di camera di consiglio la giuria chiamata a decidere il destino dell'ex socialite britannica ha raggiunto il verdetto. E ora Maxwell rischia di trascorrere decenni dietro le sbarre. I 12 giurati hanno rinvenuto l'ex compagna di Epstein - milionario morto suicida in carcere dove si trovava con l'accusa di sfruttamento minorile e pedofilia - colpevole di cinque dei sei capi di accusa mossi nei suoi confronti. L'unico su cui è stata graziata è quello di aver adescato una minorenne - che ha testimoniato sotto il falso di 'Jane' - e di averla fatta viaggiare per motivi sessuali.

Alla lettura del verdetto, Maxwell si è dimostrata impassibile: non ha rivelato alcuna emozione, ha continuato a guardare fissa davanti a sé. Poi ha sorseggiato dell'acqua in un bicchiere di plastica. Ha lasciato l'aula 318 del tribunale di New York rapidamente e senza parlare: si è limitata solo a guardare i suoi fratelli presenti in aula. «Potete andare», ha detto il giudice Alison Nathan ai 12 giurati senza però fissare una data per la sentenza. Prima di abbandonare il tribunale uno dei legali di Maxwell, Bobbi Sternheim, ha chiesto a Nathan se si potevano predisporre le circostanze affinché la sua assistita potesse ricevere la terza dose del vaccino per il Covid. Il giudice ha risposto ferma: nel carcere dove si trova è disponibile. Il pubblico ministero non ha invece nascosto la sua soddisfazione per il verdetto.

«La strada per ottenere giustizia è stata lunga. Ma oggi giustizia è stata fatta. Voglio ringraziare il coraggio delle ragazze ora donne adulte che hanno deciso di uscire dall'ombra e venire in tribunale. Il loro coraggio e la loro volontà hanno reso questo risultato possibile», ha commentato il pm del Southern District of New York, Damian Williams. Il processo a Maxwell - accusata fra l'altro di sfruttamento della prostituzione minorile e abusi sessuali perpetrati su minori, in reati commessi fra il 1994 e il 2004 - si è aperto il 29 novembre e ha visto protagonisti decine di testimoni. Nel dipingere Maxwell l'accusa non ha mai avuto alcuna esitazione: «è stata il braccio destro di Epstein», «sapeva bene quello che stava facendo», ha detto il pubblico ministero nella sua arringa finale, descrivendo come chiave nell'organizzazione criminale del finanziare pedofilo la figura della figlia dell'editore britannico Robert Maxwell proprietario del Daily Mirror e morto misteriosamente nel 1991.

La difesa ha cercato invece di far passare la linea dell'inconsapevolezza e di dissociare la donna dalla figura del finanziere.

Con il verdetto Ghislaine accantona ogni speranza e dice definitivamente addio al suo vecchio e sfarzoso stile di vita, che l'ha vista per anni protagonista del jet set internazionale con alcune figure di spicco, dall'ex presidente americano Bill Clinton al principe Andrea, che sta cercando di chiudere in via definitiva l'azione civile avviata nei suoi confronti da Virginia Giuffre, la principale accusatrice di Epstein. Per Ghislaine quei tempi sono ormai passati così come il suo famoso taglio di capelli e gli abiti firmati, che lasciano il posto alla divisa carceraria e alla sue identificazione con un numero. Fino al processo è stata la detenuta 02879-509.

Vittime in lacrime: fatta giustizia

Sono sollevate, soddisfatte. Le vittime di Ghislaine Maxwell e Jeffrey Epstein sono contente del verdetto della giuria. Le loro sono lacrime di gioia dopo anni di incubo. «Sono sollevata e grata alla giuria che ha riconosciuto Maxwell colpevole dei suoi reati», afferma Annie Fraser, una delle quattro accusatrici di Epstein che ha testimoniato al processo dell'ex socialite britannica. «Ha fatto male a molte più donne di quelle che hanno testimoniato. Mi auguro che il verdetto sia di conforto a tutte coloro che ne hanno bisogno», ha aggiunto osservando come la decisione della giuria mostra come «nessuno è al di sopra della legge».

Non nasconde la sua gioia neanche Virginia Giuffre: pur non avendo testimoniato al processo, la principale accusatrice di Epstein non ha mai fatto mancare il suo appoggio e le parole alle donne che si sono fatte avanti contro Maxwell. «Ero affamata di giustizia da anni e oggi la giuria me l'ha data. Avendo vissuto gli orrori degli abusi di Maxwell, sono vicina alle molte altre ragazze che hanno sofferto», ha detto Giuffre augurandosi che il verdetto contro Maxwell sia solo un primo passo in avanti. «Maxwell non ha agito da sola. Altri devono essere ritenuti responsabili», ha aggiunto.

«È un grande giorno per tutte coloro» che sono state vittime di Epstein e Maxwell, ha osservato David Boise, il legale che h rappresentato una decina delle donne abusate dalla coppia. «Io e le mie clienti siamo commosse dal fatto che questo giorno è finalmente arrivato. Ha camminato libera su questa terra per 60 anni, ora non sarà mai più libera», ha messo in evidenza Lisa Bloom, avvocato di otto vittime. Sigrid McCawley, legale di altre vittime di Epstein, parla di grande «vittoria per tutte le donne che hanno visto la loro vita rovinata da Maxwell».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 31 Dicembre 2021, 13:07
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