Francia, la protesta non si ferma: 740mila in piazza, scontri a Parigi e cassonetti in fiamme

Le mobilitazioni contro la riforma delle pensioni continuano senza sosta con la tensione, ormai, giunta alle stelle

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di Niccolò Dainelli

La protesta in Francia non sembra conoscere fine. Le mobilitazioni contro la riforma delle pensioni, fortemente voluta dal presidente Emmanuel Macron, continuano senza sosta con la tensione, ormai, giunta alle stelle. Nella decima giornata consecutiva di proteste, infatti, si registrano ancora scontri.

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Gli scontri in piazza

Secondo il ministero dell'Interno francese, in tutto il Paese sono 740mila i manifestanti scesi in piazza. Sono stati finora 22 i fermi e 10mila le persone perquisite dalle forze dell'ordine. Forti disagi nella circolazione dei treni per lo sciopero indetto dai lavoratori del settore. Ma i disagi crescono anche per i turisti con la Tour Eiffel che è stata chiusa. Lunedì 27 marzo, a tenere il bandone giù, invece, era stato il museo del Louvre. E spesso manifestanti e polizia arrivano allo scontro, con sempre più cassonetti dell'immondizia dati alle fiamme nella capitale. In mattinata un migliaio di manifestanti ha invaso i binari della Gare de Lyon, tra le principali stazioni di Parigi, causando ritardi alla circolazione dei treni.

Durante la protesta, i manifestanti hanno camminato sui binari per circa due chilometri, con striscioni anti-riforma e fumogeni. I francesi continuano a protestare per una riforma che prevede l'innalzamento dell'età della pensione dai 62 ai 64 anni.

 

Sciopero dei ferrovieri

Molti ferrovieri in sciopero hanno anche reso omaggio a un loro collega iscritto al sindacato Sud-Rail, che nella manifestazione parigina dello scorso 23 marzo ha perso un occhio durante le proteste. E mentre i disagi nei trasporti proseguono, per martedì la compagnia ferroviaria Sncf prevede appena tre Tgv (i treni ad alta velocità) su cinque in circolazione e solo la metà dei treni regionali, con particolari difficoltà nell'Ile-de-France, la regione di Parigi che concentra circa il 20% della popolazione francese. Il clima resta rovente, ma il governo di Elisabeth Borne non sembra voler cedere.


Ultimo aggiornamento: Martedì 28 Marzo 2023, 20:22
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