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Per questo motivo, come suggerisce uno studio australiano, occorre pensare ad un'alternativa più ecosostenibile, che permetta alle specie di merluzzo più a rischio estinzione di poter sopravvivere. Il principale candidato avanzato dai ricercatori dell'Università del Queensland è un elemento decisamente a sorpresa: le meduse.
A parlare dello studio è anche l'Independent: il fish and chips è un piatto apprezzatissimo non solo in Gran Bretagna, ma un po' in tutti gli stati dell'ex Commonwealth. C'è però un dato allarmante: 92 specie e sottospecie, di cui molte utilizzate proprio come base di un caposaldo dello street-food 'brit'. Diversi tipi di merluzzo rientrano proprio tra le specie a rischio, anche se la pesca è assolutamente legale nella stragrande maggioranza degli stati.
I ricercatori non solo argomentano la necessità di vietare la pesca di determinate specie, ma offrono anche un'alternativa. «Non ci sogneremmo mai di consumare carne di gorilla o di elefante, che sono specie a rischio di estinzione, quindi perché dovremmo continuare a mangiare quei tipi di merluzzo di cui si contano sempre meno esemplari?» - si legge nello studio - «L'Australia potrebbe diventare un esempio per tutto il mondo: ci sono specie come alcune meduse o i calamari di Gould che presentano le stesse qualità nutritive del merluzzo ma non sono così a rischio, un cambiamento di prospettiva è necessario».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Febbraio 2023, 13:29
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