Finge il proprio sequestro: «Mamma, per favore, paga i 50mila euro di riscatto». Cinque arresti

La giovane aveva orchestrato l'estorsione ai danni della madre insieme al fidanzato e a tre familiari di quest'ultimo

Finge il proprio sequestro: «Mamma, per favore, paga i 50mila euro di riscatto». Cinque arresti

«Mamma, per favore, paga i 50mila euro di riscatto. E non dire nulla alla polizia, o loro mi faranno ancora del male». Sembrava un vero e proprio sequestro, almeno stando al video inviato ad una donna. In realtà, si trattava di una truffa orchestrata dalla sua giovane figlia, che aveva solo finto di essere stata rapita e picchiata.

Laura, maestra elementare, uccisa in casa con i figli di 11 e 8 anni: caccia al responsabile

 

La richiesta di riscatto

Alla donna, residente a Tenerife, in Spagna, era stato recapitato un agghiacciante filmato. Nel video, infatti, si vedeva la figlia in lacrime, che implorava disperatamente che venisse pagato il riscatto. «Mamma, per favore, mi hanno già fatto del male. Paga i 50mila euro» - spiegava la giovane, in lacrime e apparentemente ferita, nel video - «Lascia i soldi in una busta, nascondendola sotto un masso vicino al campo da calcio. Non dire nulla alla polizia, se lo scoprono mi faranno ancora più male».

Il finto sequestro

Nel video, la giovane appare anche ferita all'altezza del labbro inferiore. La madre, che sarebbe già stata vittima di estorsioni in cui era coinvolta anche la figlia, aveva però deciso di rivolgersi alla Guardia Civil. E come spiega 20minutos.es, gli agenti avevano attivato il protocollo che viene seguito in caso di rapimenti e richieste di riscatto.

Solo che la giovane non era affatto prigioniera di persone senza scrupoli, ma si trovava in una sala slot in compagnia del fidanzato e di tre familiari di quest'ultimo. I cinque, come confermato dalle indagini, avevano orchestrato tutto e finto il rapimento, con la richiesta del riscatto, per poter spendere in vari modi la bellezza di 50mila euro. Per aver finto il rapimento, sono stati tutti arrestati con l'accusa di estorsione ai danni della madre della ragazza. Nella casa del fidanzato, sono stati trovati anche il grosso coltello che appariva nel video, il fazzoletto con cui avevano finto di imbavagliare la ragazza e del sangue artificiale, tipicamente utilizzato per finzione scenica, che il gruppo aveva acquistato per far sembrare la giovane ferita.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Settembre 2022, 19:34
© RIPRODUZIONE RISERVATA