Febbre di Lassa, primo morto in Gran Bretagna: virus simile all'Ebola, cos'è

Per ora sono tre i casi registrati in Inghilterra. Dal 1980 ne sono stati segnalati 8: tutti di persone che arrivavano dall'estero

Febbre di Lassa, primo morto in Gran Bretagna per il virus simile all'Ebola

di Danilo Barbagallo

La Febbre di Lassa fa la prima vittima in Gran Bretagna. A Bedfordshire, nel sud-est dell'isola, infatti, secondo quanto riportato dai funzionari sanitari del Regno Unito, una persona è morta per aver contratto il virus simile all'Ebola, portando a tre il numerosi totale dei casi registrati in Inghilterra. La Febbre di Lassa è una malattia infettiva grave, classificata nella categoria delle febbri emorragiche virali, con caratteristiche simili all'Ebola). Ne dà notizia l'Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (Ukhsa). 

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Tutti i casi identificati, come fa sapere l’Independent, provengono dalla stessa famiglia dell'Est dell'Inghilterra che ha recentemente effettuato viaggi nell'Africa occidentale. Prima di questi casi, ce ne erano stati in tutto otto nel Paese dal 1980, sempre in arrivo dall'estero, con gli ultimi due nel 2009.

L'Ukhsa, l'Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito, ha fatto sapere di essere già al lavoro: «Stiamo contattando le persone che hanno avuto contatti stretti con i casi prima della conferma della loro infezione, per fornire valutazioni, supporto e consigli appropriati.

Il rischio per la popolazione rimane molto basso». Un portavoce del Bedfordshire Hospitals NHS Foundation Trust ha aggiunto: «Confermiamo la morte di un paziente presso il nostro centro che aveva contratto la febbre di Lassa. Inviamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia in questo momento difficile».

Che cos'è la febbre di Lassa

La Febbre di Lassa è una malattia emorragica virale acuta che può portare a emorragie interne e interessare diversi organi. Il virus fa parte della stessa famiglia dell'Ebola, pur non essendo così pericoloso e contagioso, ed è diventato endemico in numerosi paesi dell'Africa occidentale. Le possibilità di contagio vanno dall’ipotesi di aver consumato cibo venuto a contatto con escrementi di topo o attraverso fluidi corporei già infetti. Il nome della malattia risale all'omonima città nigeriana, dove nel 1969 due infermiere missionarie morirono a causa di questa malattia, che fino a quel momento non era conosciuta. Particolarmente diffusa in Africa a causa del virus a Rna appartenente alla famiglia degli Arenaviridae, il cui serbatoio principale sono i roditori Mastomys. Chi la contrae di solito guarisce completamente dopo qualche giorno, ma iin altri casi può purtroppo risultare mortale.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Febbraio 2022, 23:04
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