Infermiera 30enne assume farmaco in gravidanza, entrambe le figlie restano invalide. Antonia perde il lavoro
È la stessa donna, Antonia Louise Rimmer, a raccontare al Mirror l'incubo vissuto negli ultimi anni, da quando ha dato alla luce la sua primogenita, Kaitlyn. Dopo qualche tempo dalla prima gravidanza, la 30enne ex infermiera ha infatti scoperto che i sintomi presentati da sua figlia, Kaitlyn, sono quelli della sindrome fetale da acido valproico, una reazione avversa proprio al farmaco utilizzato per curare le crisi epilettiche. La bimba, che ha otto anni, ha problemi di vista, ha iniziato a camminare molto tardi e i suoi tratti facciali sono quelli tipici della rara e grave patologia.
Alla piccola Annie, la secondogenita di Antonia, che ha due anni, è andata ancora peggio: la bimba, nata prematura, soffre di autismo, asma, problemi motori e di linguaggio. Le sue delicate condizioni hanno costretto così Antonia e il suo compagno a girare tutto il Regno Unito per far seguire la piccola da vari specialisti. «Ho dovuto lasciare il lavoro per le mie figlie, per loro farei tutto da sola ma a causa dell'epilessia non posso guidare. Per questo motivo ho assoluto bisogno dell'aiuto dei miei familiari», ha spiegato la donna, nata a Southport ma residente a Birkdale.
Antonia, poi, ha lanciato un appello: «Nessun medico mi ha informato sui rischi che avrebbe comportato l'assunzione dell'Epilim in gravidanza. Quando ero incinta delle mie figlie non ero affatto informata su tutto questo, voglio che le donne che come me soffrono di epilessia ma vogliono diventare mamme sappiano bene a cosa vanno incontro. Per la nostra famiglia è troppo tardi, ma spero non lo sia per tante altre».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Settembre 2017, 11:41
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