Foxconn, caos in Cina nella fabbrica che produce per Apple e iPhone: le proteste represse con la forza

Settimane di proteste continue da parte dei lavoratori dello stabilimento cinese che produce i pezzi per i telefoni di Apple, contro le restrizioni Covid e le promesse economiche non mantenute

Foxconn, caos in Cina nella fabbrica che produce per Apple e iPhone: le proteste represse con la forza

di Paolo Travisi

Non si fermano le proteste dei lavoratori della Foxconn in Cina, la fabbrica da 200 mila dipendenti, che produce l'hardware per i prodotti Apple e iPhone. Sono centinaia i lavoratori dello stabilimento di Zhengzhou, che hanno distrutto finestre e videocamere di sorveglianza, perché l'azienda non avrebbe pagato loro un bonus in denaro di 1400 dollari, promessi per sedare le pesanti manifestazioni di dissenso, circoalte sui social di tutto il mondo. Ma le proteste - che in Cina non sono permesse - sono il sintomo di un altro malessere, quello nei confronti della tolleranza zero nei confronti del Covid.

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Lockdown a singhiozzo

Il governo, infatti, reprime ogni eventuale focolaio con pesanti lockdown alle fabbriche, alle città, alle persone. E le proteste allo stabilimento di Zhengzhou, il principale impianto di assemblaggio di iPhone 14 Pro e iPhone 14 Pro Max, stanno creando non pochi problemi ad Apple. Problemi iniziati il ​​mese scorso quando i lavoratori hanno lasciato il campus della fabbrica, a causa dei timori legati al Covid. A corto di personale l'azienda cinese avrebbe offerto dei soldi in più ai lavoratori neoassunti, ma a quanto pare non c'è stato seguito alla promessa, che ha provocato un'altra protesta violenta e la richiesta di allontanamento dalla sede.

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Perdite ingenti

I lavoratori, infatti, si sono scontrati con agenti di sicurezza che indossavano tute ignifughe ed alla fine è stato offerto loro del denaro per licenziarsi e lasciare la fabbrica.

Queste chiusure, stanno spingendo Apple a diversificare la produzione, estendendo la fornitura all'India. Questi continui blocchi della produzione cinese stanno costando a Apple 1 miliardo di dollari a settimana in perdite di vendite di iPhone, che con l'arrivo del Natale potrebbe aumentare ancora, vista l'enorme richiesta di iPhone 14, l'ultimo modello della casa di Cupertino.

Secondo Ming-Chi Kuo, analista molto conosciuto nel settore tech, oltre il 10% della capacità di produzione globale di iPhone è stata colpita dalla situazione disastrosa nel campus cinese di Zhengzhou.


Ultimo aggiornamento: Sabato 26 Novembre 2022, 14:09
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