Barcellona choc, il fegato per Abidal comprato da trafficanti di organi?

I dubbi erano sorti qualche settimana fa, quando il giornale spagnolo El Confidencial aveva pubblicato alcune intercettazioni telefoniche di Sandro Rosell. Il presidente del Barcellona, in un colloquio telefonico con un uomo la cui identità non era stata rivelata, si era mostrato piuttosto nervoso riguardo la donazione dell'organo per 'Abi': «Mi stai dicendo che abbiamo comprato un fegato in modo illegale e lo abbiamo spacciato per quello del cugino?».
L'indiscrezione, almeno stando al rapporto della Ont, citato da 20minutos.es, sarebbe però falsa. Secondo l'ente sanitario, infatti, tutte le norme sarebbero state rispettate: non solo è stato acclarato che il donatore era effettivamente un cugino dell'ex calciatore, che l'organo era compatibile e che la scelta era stata libera e consapevole, ma anche che c'erano tutte le condizioni, non solo sanitarie ma anche psico-sociali, affinché il trapianto potesse essere effettuato. «Tutti i parametri, compresi i più severi, sono stati rispettati. Tutto è avvenuto in modo trasparente e legale», assicurano dall'Ont.
Nel frattempo, il caso è finito anche sotto la lente degli ispettori del Dipartimento della salute della Catalogna: l'indagine, però, è ancora in corso e solo nei prossimi giorni saranno diffusi i primi risultati.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Luglio 2018, 09:19
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