Brexit, il Regno Unito dice addio all'Erasmus? Studenti in rivolta, ma il sottosegretario smentisce: «Negozieremo con l'Ue»
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Ma per il sottosegretario all'Istruzione e all'Università Chris Skidmore, il voto di ieri sera non significa che la Gran Bretagna lascerà per sempre Erasmus+ dopo l'uscita dall'Unione europea. La partecipazione del Regno Unito ad Erasmus+, ha rassicurato Skidmore, «farà parte dei nostri negoziati futuri con l'Unione europea. Diamo grande valore agli scambi internazionali tra studenti», ha scritto su Twitter in risposta alla polemica scoppiata dopo la bocciatura ai Comuni di un emendamento presentato dalle opposizioni sul programma europeo. Il voto, per quanto atteso, aveva suscitato oggi reazioni di protesta sui social media da parte di vari studenti e accademici del Regno, nello stesso giorno in cui si attende l'ok finale dei Comuni della ratifica, prima del passaggio di rito dell'iter della legge la settimana prossima alla Camera dei Lord. La fine di Erasmus era del resto annunciata, sullo sfondo della promessa del premier Tory di mettere fine alla libertà di movimento automatica con l'uscita dall'Ue e di cambiare in generale le regole del gioco sull'immigrazione, con una sostanziale equiparazione fra europei e non e un sistema a punti per il filtro degli ingressi basato in futuro come in Australia sull'esclusiva valutazione delle qualità degli aspiranti.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Gennaio 2020, 16:37
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