Emiliano Sala, la prima relazione sull'incidente: «L'aereo si è spezzato in tre parti»

Emiliano Sala, la prima relazione sull'incidente: «L'aereo si è spezzato in tre parti»
Si è conclusa la prima fase preliminare delle indagini sull'incidente aereo che ha causato la morte di Emiliano Sala, l'attaccante argentino in procinto di trasferirsi dal Nantes al Cardiff e rinvenuto cadavere nel Canale della Manica. Come vi aveva anticipato Leggo, oggi pomeriggio la Air Accident Investigation Branch (AAIB) ha reso noti alcuni dettagli sull'incidente.

Rigopiano, multato per i fiori dove è morto il figlio: «Ci andrò ancora»​



L'aereo su cui viaggiava Emiliano Sala, nel momento di sorvolare il Canale della Manica, si sarebbe spezzato in tre parti. Questo è quanto hanno ricostruito gli inquirenti, che hanno anche diffuso ulteriori foto della fusoliera del Piper PA-46 Malibu, oltre alle immagini dei radar.



Per ricostruire con esattezza le cause dell'incidente, tuttavia, serve ancora tempo. In questo momento gli inquirenti si stanno concentrando su David Ibbotson, il pilota dell'aereo ancora disperso a oltre un mese dall'incidente, avvenuto il 21 gennaio scorso. La AAIB ha infatti accertato che la licenza posseduta da Ibbotson consentisse all'uomo di poter effettuare voli privati ma non commerciali: questo significa che l'uomo poteva volare ma non trasportare passeggeri a pagamento. A quanto pare, il pilota avrebbe già violato quanto consentito dalla licenza in suo possesso, ma la AAIB non ha potuto quantificare le ore di volo compiute recentemente da Ibbotson, poiché il diario di volo è andato perduto nell'incidente.



La AAIB ha diffuso anche una ricostruzione possibile dell'incidente, ricavata grazie ai dati disponibili dai radar. Gli inquirenti hanno accertato che l'aereo, nel giro di circa venti secondi, si sarebbe abbassato da un'altezza di quasi 1200 ad una di circa 500 metri dopo aver fatto un'inversione di 180 gradi. Lo riporta Wales Online. L'ultimo dato disponibile ha indicato invece che l'aereo, prima di scomparire dai radar, si trovava ad un'altezza di circa 700 metri. I resti del velivolo sono stati invece rinvenuti ad appena 30 metri di distanza dal punto in cui il Piper PA-46 Malibu era sparito dai radar. Il mistero, quindi, resta senza una soluzione e individuare le cause dell'incidente si conferma un compito molto difficile per gli investigatori.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Febbraio 2019, 22:27
© RIPRODUZIONE RISERVATA