E' morto Adriano Ossicini: inventò il falso "morbo K" per salvare ebrei dal nazismo
La maggior parte delle vittime di quel massacro, avvenuto proprio ai margini del ghetto di allora, presenta dei colpi alla testa. Da una fossa lunga 4 metri e larga 1,5, sono state estratte centinaia di ossa e teschi, ma anche vestiti e scarpe.
Il tabloid parla dei resti di almeno 24 bambini, e di un neonato di non più di 3 mesi. Sono state accertate spoglie di almeno 730 vittime, ma si calcola che, complessivamente, sepolte sul posto ce ne fossero almeno 1.000. E a ciascuno sarà data sepoltura, nelle intenzioni dell'amministrazione locale, riferisce la Bild. «Prima della guerra, Brest contava 56 mila abitanti, 30 mila dei quali erano ebrei», ha raccontato al giornale Efim Basin, presidente della comunità ebraica locale. «Dopo (la guerra) gli ebrei erano 19». Oggi 491, in una città di 300 mila abitanti. Le truppe tedesche avevano occupato Brest nel 1941, e migliaia di ebrei furono assassinati. Nel dicembre 1941 fu istituto sul posto un ghetto, nel quale vissero temporaneamente almeno 18 mila persone. Nell'ottobre del 1942, quasi tutti i sopravvissuti furono portati a Bronnaja Gora e uccisi. In seguito al traumatico ritrovamento, si è aperta a Brest una discussione sull'opportunità di proseguire i lavori per la costruzione di un edificio inizialmente destinato a degli appartamenti. È già partita infatti una petizione per fermare il progetto. E c'è chi vorrebbe che sul posto sorgesse, invece, un monumento alla memoria delle vittime della Shoah. Ma l'impresa fa resistenza, puntando a realizzare comunque la costruzione.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Febbraio 2019, 21:11
© RIPRODUZIONE RISERVATA