Scoperta una fossa comune con i resti di 730 ebrei: il ritrovamento choc dopo 76 anni

Scoperta una fossa comune con i resti di 730 ebrei: il ritrovamento choc dopo 76 anni
Una fossa comune con i resti di 730 ebrei uccisi dai nazisti di Hitler è stata scoperta in Bielorussia, in un cantiere edile nella cittadina di Brest: a riferirlo è la Bild, che racconta dell'agghiacciante ritrovamento dopo aver visitato il luogo, dove i resti sono rimasti a un metro e mezzo di profondità per ben 76 anni. Dal numero delle spoglie si ritiene che a finire nella fossa comune, che si trova ai margini del ghetto di Brest, furono almeno mille persone: la maggior parte erano donne, anziani e bambini.

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Secondo le autorità locali i corpi dovrebbero essere più di un migliaio, riferisce a Bild il tenente Dimitri Kaminski. Il cantiere dove sono stati ritrovati i resti è adiacente al ghetto maggiore. Nella fossa comune si trovano quasi soltanto donne e bambini, gli uomini erano stati già uccisi nel 1941. Efim Basim, presidente della comunità ebraica di Brest racconta che «prima della guerra Brest aveva 56.000 abitanti di cui 30.000 erano ebrei», dopo la guerra appena 19. «Oggi Brest ha 300.000 abitanti di cui 491 ebrei», continua Basim.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Febbraio 2019, 15:58
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