Dona 8 miliardi per beneficenza: il fondatore del Duty Free vuole morire "al verde"

Dona 8 miliardi per beneficenza: il fondatore del Duty Free vuole morire "al verde"

di Silvia Natella
Con il Duty Free Shoppers Group è diventato miliardario, ma Charles “Chuck” Feeney è rimasto "umile" nel vero senso della parola. La sua fama di filantropo precede quella di co-fondatore - nel 1960 con Robert Miller - del colosso della vendita al dettaglio che ha conquistato gli aeroporti di tutto il mondo. Cittadino statunitense di origini irlandesi, ha continuato a condurre una vita senza eccessi e priva degli agi che la sua attività gli avrebbe consentito per donare a enti di beneficenza la maggior parte della fortuna accumulata.

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L'uomo che ha ispirato Bill Gates e che la rivista 'Forbes' ha ribattezzato il «James Bond of Philanthropy» ha 89 anni ed è da sempre sostenitore del cosiddetto «Giving While Living» ovvero dare mentre si è in vita. «Abbiamo imparato molto. Faremmo alcune cose in modo diverso, ma sono molto soddisfatto. Mi sento molto bene per averlo fatto guardando il tempo scorrere sul mio orologi - ha detto Feeney in un’intervista a Forbes - Ringrazio tutti coloro che si sono uniti a noi in questo viaggio». 


Potrebbe morire letteralmente "al verde" dopo essersi "sbarazzato" di otto miliardi di dollari nell'arco di quattro anni, ma non ha nessun rimpianto. L' 'ex miliardario' ha completato la sua generosa missione il 14 settembre attraverso la sua organizzazione, The Atlantic Philanthropies, fondata nel 1982. La sua fortuna è stata ben riposta e distribuita: 3,7 miliardi di dollari sono andati all’istruzione, oltre 870 milioni ai diritti umani e al cambiamento sociale (di cui 62 hanno contribuito per abolire la pena di morte negli Stati Uniti ), e più di 700 milioni di dollari all'assistenza sanitaria. Una vocazione che lo ha accompagnato negli ultimi 38 anni nel più ferreo anonimato. 


 
Ultimo aggiornamento: Sabato 19 Settembre 2020, 21:06
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