Duterte, ancora frasi choc: «Ero un po' gay, mi sono curato da solo con le belle donne»

Duterte, ancora frasi choc: «Ero un po' gay, mi sono curato da solo con le belle donne»
Ennesima gaffe di Rodrigo Duterte, l'uomo forte delle Filippine, quintessenza del 'machismo' e ormai abituato alle frasi choc: in un discorso alla comunità filippina di Tokyo, l'ex generale ha attaccato il senatore Antonio Trillanes, suo strenuo oppositore in patria. «Ero gay, ma mi sono curato, con l'aiuto di belle donne», ha detto Duterte, la cui frase è stata ripresa in ritardo dai media. Nel discorso Duterte aveva attaccato Trillanes definendolo 'omosessuale'.

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Il senatore Trillanes critica la guerra, violenta e senza frontiere che Duterte, a colpi di offensive militari e di uccisioni extragiudiziali, sta conducendo contro la droga nel suo Paese. E Duterte, che ricorre spesso nei suoi discorsi pubblici a linguaggio forte, colorito e anche violento, spesso omofobico, dopo aver dato del 'gay' al senatore, ha affermato di aver percepito di essere «un po' gay» quand'era sposato con l'ex moglie, Elizabeth Zimmerman: un matrimonio annullato nel 2000. Ma, ha aggiunto l'ex generale, la «cura» è stata la frequentazione di belle donne e della sua attuale compagna, Honeylet Avancena. «Sono tornato uomo! Quindi, belle donne mi hanno curato» e, dopo quella cura, «ho iniziato a odiare gli uomini belli e a preferire le belle donne».



Fra i commenti omofobi, un discorso del 2016, nel quale il presidente filippino chiamò l'ambasciatore Usa a Manila un «figlio di puttana gay», innescando una quasi-crisi diplomatica.
In Birmania, in un discorso alla comunità filippina, disse che le Filippine, Paese a predominanza cattolica, solo le nozze fra un uomo e una donna potranno essere riconosciute. Tuttavia, Duterte ha sorpreso anche quando, rivolgendosi alla comunità Lgbt del suo Paese, dicendo che, sotto di lui, gli omosessuali non sarebbero mai stati oppressi. «Non ci sarà oppressione e riconosceremo la vostra importanza nella società».
Trillanes, a cui i suoi insulti da Tokyo erano indirizzati, citato dal New York Times ha commentato: «Ammettendo il suo passato gay, comincio a essere sospettoso della vera natura di quella che sembra una vera ossessione di Duterte nei miei confronti», aggiungendo: «È possibile che la sua proiezione di 'uomo forte' sia solo una facciata». 
Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Giugno 2019, 21:19
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