Ma la reazione non si lascia attendere. Anzi, addirittura si allarga ad altri settori la protesta che vede coinvolte le star dello sport americano contro Trump. Ieri sera, su un palco di New York, la rockstar Stevie Wonder si è inginocchiata sul palco durante il concerto al Central Park contro le discriminazioni razziali.
«Questa sera mi metto in ginocchio per l'America. Entrambe le ginocchia»!, ha urlato il cantante alla platea, in un gesto di solidarietà con gli atleti attaccati dal presidente americano. Anche Robert Kraft, amico di lunga data di Donald Trump e patron di una delle squadre più forti del football Usa, si schiera a difesa dei giocatori contro gli attacchi del presidente.
«I nostri giocatori sono intelligenti, riflessivi e profondamente attenti alla comunità.
Appoggio il loro diritto a sostenere pacificamente il cambiamento sociale», ha detto su Twitter il patron dei New England Patriots, squadra che per cinque volte ha vinto il Super Bowl, la finale del campionato americano. Kraft si è anche detto «profondamente deluso» dalle parole di Trump.
Ultimo aggiornamento: Domenica 24 Settembre 2017, 16:41
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