Primo derby allo stadio a quasi 100 anni, la sua storia commuove il mondo

Primo derby allo stadio a quasi 100 anni, la sua storia commuove il mondo

di Enrico Chillè
Ci sono sfide, per gli appassionati di calcio, assolutamente imperdibili. E che almeno una volta nella vita, vanno viste dal vivo, allo stadio. Noi possiamo vantarne molte, dal 'derby d'Italia' tra Juventus e Inter fino ai derby di Milano, Genova e soprattutto Roma. In Spagna, il 'Clasico' è quello disputato tra Barcellona e Real Madrid. Niente di tutto questo è però paragonabile al 'Superclasico', il più sentito derby di Buenos Aires e del calcio argentino, tra River Plate e Boca Juniors.

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Alejandro Fernandez, detto 'Jano', è un amabile vecchietto quasi centenario: ha già compiuto 97 anni, è tifoso del Boca da una vita ma non ha mai visto la supersfida al River Plate dal vivo, alla Bombonera. «La mia prima parola è stata Boca, non mamma. Sono nato a San Pedro, in provincia di Buenos Aires, ma nel 1948 mi trasferii nel quartire di Villa Urquiza» - racconta l'anziano tifoso a Clarìn - «Ero anche un buon calciatore, ma non così buono da sognare di giocare nel Boca. Ho giocato in squadre minori, come il Central Cordoba: ero un classico numero otto, ma molto duttile, in grado di coprire più posizioni».

Nonostante la passione per il calcio e per il Boca, questo postino in pensione, ospite di una residenza per anziani e vedovo da quasi dieci anni, solo oggi ha avuto la possibilità di esaudire il sogno di una vita: vedere il 'Superclasico' in casa del Boca, direttamente tra le tribune del leggendario stadio della Bombonera. Il club 'xeneize', che conosceva la storia di Alejandro, ha invitato lui e la nipote Pamela ad assistere alla supersfida di sabato scorso.

«Signori, me ne vado: vado a vedere il Boca», ha esclamato raggiante Alejandro Fernandez al momento di uscire dalla casa di riposo e recarsi allo stadio. Per lui una grandissima emozione, aumentata anche dall'incontro con un altro ospite d'onore, il ct olandese Ronald Koeman: «Non so se mi reggerà il cuore, oggi». Alla fine, il Boca Juniors è uscito sconfitto per 2-0, ma Alejandro, al momento di lasciare lo stadio, era sembrato tutto fuorché deluso: «Il risultato non intacca la mia allegria, non dimenticherò mai questo giorno. Domani alla casa di riposo nessuno crederà a quello che ho vissuto, dovrebbero venire da tutte le parti del mondo ad assistere a questo spettacolo, di un altro pianeta».
 

Ultimo aggiornamento: Martedì 25 Settembre 2018, 16:14
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