Thailandia, assolto Denis Cavatassi: l'italiano era condannato alla pena di morte
«Mio fratello è innocente, c’è stato solo un enorme sbaglio, contro di lui non c’è nessuna prova, e speriamo che la Corte Suprema thailandese possa sancire la sua assoluzione dopo anni di calvario». Aveva detto pochi giorni fa Romina, sorella di Denis Cavatassi.
Denis Cavatassi è un agronomo di Tortoreto: arriva in Thailandia dieci anni fa, con un amico cooperante, incontra Luciano Butti, piccolo imprenditore con un ristorante e una guest house a Phiphi Island devastata dallo tsunami. Denis e l’amico accettano di aiutarlo a ricostruire, investendo qualche migliaio di euro in cambio di una piccola partecipazione nella società: a Cavatassi va il 16% (e non il 66% che risultava dalla prime carte processuali), Butti tiene per sè il 51%. Il 15 marzo del 2011 Butti viene ucciso da quattro colpi d’arma da fuoco. La polizia arresta tre thailandesi, tra cui un cameriere del ristorante gestito da Cavatassi e, quando quest’ultimo si reca al commissariato per il riconoscimento del cadavere dell’amico offrendosi di collaborare alle indagini - racconta la sorella - viene immediatamente arrestato.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 17 Dicembre 2018, 11:28
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