Perde le cuffie Apple sull'aereo, ma con il tracciamento le trova a casa di un lavoratore dell'aeroporto

Alisabeth Hayden ha fatto gli screenshot dello spostamento delle cuffie e ha denunciato il furto alla polizia che ha interrogato il presunto ladro, inchiodandolo

Perde le cuffie Apple sull'aereo, ma con il tracciamento le trova a casa di un lavoratore dell'aeroporto

di Redazione web

Quanto è utile la tecnologia. Ne sa qualcosa Alisabeth Hayden, cittadina americana di Seattle che di ritorno da Tokyo, dove suo marito, un militare, è stato distaccato temporaneamente, ha vissuto un piccolo inconveniente, che è riuscita a risolvere dopo settimane di ricerca e tanta tenacia. La donna, atterrata allo scalo di San Francisco, una volta scesa dall'aereo si è ricordata di aver lasciato a bordo il suo giacchetto. Ha chiesto ad uno steward di poter risalire, ma le leggi federali lo vietano, allora qualcuno della compagnia ci è andato per lei, racconta la Cnn.

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Dove sono?

Salita sul volo per casa, ha infilato le mani nella giacca in cerca dei suoi AirPods, le costose cuffie di Apple da 250 dollari, e non le ha trovate, ma in compenso collegandosi al wifi ha attivato la funzione di ricerca, notando che le cuffie si muovevano in direzione San Mateo. E lì si sono fermate. Alisabeth per giorni ha telefonato alla compagnia, dicendo che le sue AirPods erano state prese sull'aereo da qualcuno della compagnia, con l'intenzione di appropiarsene. Ma niente.

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Indispensabili

Solo la sua grande forza di volontà, ed il fatto che quelle cuffie erano indispensabili per lei per comunicare telefonicamente con il marito e sentire la conversazione con un ridotto rumore audio, le hanno permesso di andare oltre, e rivolgersi alla polizia a cui ha mostrato gli screenshot del luogo dove si trovavano le sue cuffie.

Allora la polizia aeroportuale ha contattato la United, perché subito dopo la sparizione, la mappa le dava in una zona all'interno dell'aeroporto, sul lato cargo della compagnia aerea, dove un passeggero non sarebbe potuto entrare.

Lunghe richerche

La United, dopo alcune ricerche, ha rintracciato il lavoratore, che in realtà non era un dipendente ma un fornitore, chiamato dalla polizia ed interrogato. Dopo 12 giorni, l'uomo, di fronte all'evidenza degli screenshot di tracciamento a casa sua, ha ammesso la sua colpa e restituito le cuffie, ma in pessime condizioni. La donna, non ha perso la grinta, e ha segnalato alla United lo stato di usura, ottenendo 270 dollari per ricomprarle e 5.000 miglia come scuse.


Ultimo aggiornamento: Domenica 26 Marzo 2023, 12:52
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