Cristina Kichner, uomo punta la pistola in faccia alla vicepresidente argentina: «Ha premuto il grilletto ma l'arma non ha sparato»

La donna era appena scesa dall'auto ed era diretta al portone della sua abitazione nel quartiere Recoleta di Buenos Aires

Punta la pistola in faccia alla vicepresidente Argentina Cristina Kichner: «Ha premuto il grilletto ma l'arma non ha sparato»

Pochi secondi che in breve hanno fatto il giro del mondo. Paura in Argentina dove un uomo ha puntato una pistola in faccia alla vicepresidente Cristina Kirchner mentre quest'ultima tornava a casa. Era appena scesa dall'auto ed era diretta al portone della sua abitazione nel quartiere Recoleta di Buenos Aires, quando tra la folla di sostenitori è spuntata una mano e l'arma.

L'uomo, poi arrestato, ha puntato la pistola a pochi centimetri dal volto di Kirchner, ma non è riuscito a sparare per motivi ancora da chiarire.

«L'uomo ha premuto il grilletto ma la pistola non ha sparato»

Il presidente Alberto Fernandez ha parlato in tv di «tentato omicidio» e ha detto che «l'uomo ha premuto il grilletto ma la pistola non ha sparato». Secondo fonti governative consultate da La Nacion, l'uomo sarebbe Fernando Andres Sabag Montiel, brasiliano di 35 anni.

Il ministero della Sicurezza argentino ha confermato che l'arma era una pistola con proiettili all'interno. «Cristina è ancora viva perché - per qualche ragione che non possiamo confermare tecnicamente in questo momento - l'arma, che era armata con cinque proiettili, non ha sparato anche se è stato premuto il grilletto», ha detto il presidente argentino Alberto Fernández in una trasmissione televisiva ieri sera, definendo il tentativo di omicidio un attacco alla democrazia: «Dobbiamo sradicare l'odio e la violenza dai nostri media e dalle discussioni politiche», ha dichiarato.

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Pistola contro la vicepresidente Kirchner

Diversi canali televisivi hanno trasmesso l'immagine di una persona che mira alla testa della Kirchner mentre scende dall'auto che l'aveva accompagnata a casa sua nel quartiere Recoleta di Buenos Aires. «Ora la situazione deve essere analizzata dal nostro personale forense per analizzare le impronte digitali e la capacità e disposizione che aveva questa persona», ha detto il ministro. L'uomo, che non ha sparato, si è avvicinato alla Kirchner in mezzo alla folla in attesa per salutarla e chiederle un autografo sulla sua autobiografia.

Centinaia di attivisti si erano radunati dalla scorsa settimana davanti all'abitazione di Cristina Kirchner, 69 anni, accusata di frode e corruzione relative all'aggiudicazione di appalti pubblici nella sua roccaforte di Santa Cruz (sud), durante i suoi due mandati presidenziali (2007-15).

L'accusa ha chiesto una condanna a 12 anni di reclusione e l'interdizione a vita dai pubblici uffici. L'attacco alla vicepresidente è stato condannato dalla coalizione di opposizione Insieme per il cambiamento, che ha chiesto un'indagine sui fatti, oltre che dal governo.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 2 Settembre 2022, 07:54
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