Omicron, l'Europa torna verso il lockdown: dalla Germania a Olanda e Gran Bretagna

La situazione peggiora di giorno in giorno. Gran Bretagna, Olanda, Germania e Austria corrono ai ripari

Omicron, l'Europa torna verso il lockdown: dalla Germania a Olanda e Gran Bretagna

La variante Omicron spaventa il mondo e l'Europa corre ai ripari rispolverando l'ipotesi di lockdown. La nuova variante scoperta in Sudafrica, meno di un mese fa, conferma la sua rapidissima propagazione. La comunità scientifica internazionale non dispone ancora di dati sufficienti per poter valutarne a pieno il grado di pericolosità. Ma certa è la sua trasmissibilità, tanto che finora è stata segnalata in 89 Paesi e sta raddoppiando i contagi ovunque. 

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Un nuovo lockdown tra le ipotesi che il governo britannico valuta per contrastare la diffusione della variante Omicron. Il premier Boris Johnson ha convocato per oggi una riunione ristretta di governo, per stabilire se e quali nuove misure sono necessarie per fermare, prima di Natale, l'impennata di contagi dovuti alla nuova variante virus. Davanti al premier, anticipa la stampa britannica, si presentano sostanzialmente le tre opzioni presentate dal team di consulenti scientifici del governo.

La più blanda delle possibilità è l'invito alle famiglie, non vincolante legalmente, di evitare i contatti e gli assembramenti nelle abitazioni private. Johnson sta comunque valutando anche le altre due «armi» in suo possesso: la prima prevede il divieto di contatti al chiuso tra nuclei famigliari diversi, il ritorno al distanziamento sociale, il coprifuoco a partire dalle 20 per pub e ristoranti. La seconda, prevede il ritorno al lockdown totale.

Il premier ha già escluso che il Parlamento venga convocato prima di Natale. Un voto dei Comuni sarebbe necessario per mettere in campo misure più restrittive di quelle attuali, che prevedono, tra l'altro, l'invito allo smartworking, l'obbligo di indossare la mascherina sui mezzi pubblici e in altre situazioni al chiuso e l'obbligo di Green pass per accedere a determinati luoghi ed eventi pubblici. È probabile che il premier britannico tenga una conferenza stampa per illustrare gli ultimi dati sulla pandemia e le eventuali nuove misure decise.

Una misura estrema, quasi da ultima spiaggia, che è appena scattata in Olanda. Il premier Mark Rutte ha dato l'annuncio in diretta tv, disponendo la chiusura di ristoranti, bar, cinema, teatri e negozi non essenziali, almeno fino al 14 gennaio. Una stretta adottata con «umore cupo», ha ammesso Rutte, sottolineando allo stesso tempo che Omicron si sta «diffondendo più velocemente di quanto temessimo e che bisogna prevenire il peggio».   L'avanzata della variante in Europa ha convinto alcuni Paesi, come Italia, Portogallo, Grecia e Irlanda, a proteggere i propri confini, imponendo un test all'ingresso per gli arrivi dal resto dell'Ue. 

Dal 20 dicembre solo chi ha già ricevuto la terza dose potrà entrare in Austria. Per gli altri vaccinati o guariti, obbligo di tampone negativo effettuato entro le 72 ore precedenti. Per i non immunizzati una quarantena di dieci giorni.

La Germania ha inserito la Gran Bretagna nella lista dei Paesi ad alto rischio per la diffusione del Covid. La decisione comporta una serie di restrizioni sui viaggi dalla mezzanotte di domenica. Tra queste, precisa l'Istituto Robert Koch, l'obbligo di una quarantena di due settimane per chi arriva dal Regno Unito in Germania, anche se vaccinato o guarito dal Covid. Quarantena obbligatoria anche ai viaggiatori non vaccinati provenienti da Francia e Danimarca, Norvegia, Libano e Andorra. «Non ci sarà un lockdown prima di Natale, ma avremo una quinta ondata, perché abbiamo oltrepassato un numero critico di infezioni omicron. Questa ondata non può più essere completamente fermata, ma può essere combattuta con i vaccini obbligatori.

Questa è la mia ferma convinzione», ha dichiarato il neoministro della salute all'Ard tedesco, Karl Lauterbach. 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Dicembre 2021, 16:35
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