Covid, il caso della Gran Bretagna: niente restrizioni, e i contagi calano (grazie alla terza dose)

Strategia britannica: puntare tutto sui vaccini ed evitare a ogni costo il ritorno alle restrizioni

Covid, il caso della Gran Bretagna: niente restrizioni, e i contagi calano (grazie alla terza dose)

Nessun allarme Covid in Gran Bretagna. Mentre sul Continente si assiste all’arrivo della quarta ondata della pandemia, a Londra, da più di due settimane, c'è stato un calo quasi costante dei contagi, seguiti a ruota dai ricoveri in ospedale e dai decessi. Questo dopo che a metà ottobre i nuovi casi erano arrivati a 50 mila al giorno, un dato che aveva fatto scattare l’allarme e la richiesta di nuove restrizioni.

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Invece, secondo quanto riporta il Corriere della sera, pur senza la reintroduzione di nessuna misura di contenimento, a Londra si è verificata un'inversione di tendenzaUn caso unico, hanno spiegato gli scienziati al Financial Times, perché il declino è dovuto «quasi interamente al muro di immunità, piuttosto che a cambiamenti del comportamento o a restrizioni»: "un muro" di protezione dovuto alla campagna per la terza dose, partita già a settembre e che coinvolge tutti gli over 50.

Il tutto funziona senza prenotazione: arriva un sms sul cellulare da parte del Servizio sanitario, si sceglie giorno e ora, si va al centro vaccinale più vicino e, in pochi minuti, si riceve la dose, senza nessuna formalità. «Nel Regno Unito - spiegato il professor Francois Balloux dello University College London alla Bbc - la proporzione della popolazione che ha sviluppato anticorpi grazie alla vaccinazione, all’infezione o a entrambe è molto alta, dunque essenzialmente più persone sono protette». E un altro fattore di differenziazione con l’Europa è che le autorità britanniche hanno scelto di distanziare al massimo le prime due dosi di vaccini, anziché somministrarle in maniera ravvicinata: questo, secondo gli esperti, ha evitato che l’immunità svanisse poi troppo rapidamente.

Il risultato è che in Gran Bretagna questa settimana c’è stato un declino del casi del 7% rispetto alla settimana precedente e un calo dei decessi di quasi il 9%. Il calo dei contagi si registra in tutte le fasce di età, ma soprattutto fra i giovanissimi, che nelle ultime settimane erano stati il principale vettore della pandemia. Su un milione di britannici, circa 500 risultano ogni giorno positivi al Covid: un dato che è quasi il doppio in Austria, per far un esempio (e anche in Olanda è molto più alto, mentre la traiettoria della Germania, al momento più bassa, si avvia a superare quella britannica).

Per questo, che ieri Boris Johnson ha ammonito a restare in guardia: «Sto vedendo nuvole di tempesta che si addensano su parti del Continente europeo — ha detto il primo ministro —. Quello che sto dicendo oggi è che l’urgenza di fare la terza dose è più evidente che mai. Se non la facciamo abbastanza in fretta, possiamo vedere i rischi potenziali in quello che sta accadendo in altre parti d’Europa». Parole che confermano la strategia britannica: puntare tutto sui vaccini ed evitare a ogni costo il ritorno alle restrizioni.


Ultimo aggiornamento: Domenica 14 Novembre 2021, 13:59
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