Covid diretta. Francia, da venerdì torna lo stato di emergenza. Catalogna chiude bar e ristoranti 15 giorni

Francia, torna lo stato di emergenza Catalogna chiude i bar per 15 giorni Onu: impatto pandemia devastante

Covid, in Germania è ancora boom di contagi, con oltre 5 mila casi in 24 ore: è la prima volta da aprile. Per la prima volta da aprile, infatti, in Germania sono stati rilevati oltre 5 mila nuovi casi di contagio da Coronavirus in 24 ore. I numeri divulgati dal Robert Koch Institut questa mattina parlano di 5.132 nuove infezioni, oltre mille in più rispetto alle 4.122 di ieri. In Catalogna intanto è stato deciso di chiudere tutti i bar e ristoranti per 15 giorni nel tentativo di fermare la nuova ondata.  Un decreto che instaura nuovamente lo stato d'emergenza sanitario in Francia è stato adottato questa mattina dal Consiglio dei ministri, secondo quanto appreso da Bfm Tv. Lo stato d'emergenza - scaduto lo scorso 9 luglio in Francia e non prorogato - dovrebbe tornare nuovamente in vigore da venerdì a mezzanotte. Consentirà, in particolare, al governo di adottare provvedimenti urgenti che implicano la limitazione dei movimenti o delle libertà dei cittadini per motivi straordinari e temporanei.

Record negativo

Il precedente record negativo rispetto ad aprile risale a sabato, quando i nuovi positivi erano stati 4.721. Dall'inizio della pandemia, i casi totali sono stati 334.585 nel paese, i decessi causati dal Covid-19 9.677, 43 dei quali nelle ultime 24 ore.

Bus e metro affollati, il governo: orari sfalsati per le scuole e gli uffici

Nella lotta al coronavirus c'è quella che viene chiamata dagli esperti "falla di sistema": stazioni, bus, metro, treni di pendolari strapieni di passeggeri. Senza il distanziamento obbligatorio. E questo in barba alla prescrizione, ribadita dal nuovo Dpcm , di una capienza non superiore all'80%.


Irlanda del Nord

Irlanda del Nord le scuole torneranno a essere chiuse da lunedì prossimo almeno fino al prossimo due novembre e altre restrizioni saranno imposte su pub e ristoranti già da questo venerdì per contenere l'epidemia di coronavirus, ha annunciato la First Minister, Arlene Foster. Le attività di ristorazione potranno funzionare solo in take away per le prossime quattro settimane.

Saranno inoltre introdotti limiti ai viaggi non essenziali.

Repubblica Ceca

La Repubblica Ceca ha deciso la chiusura di scuole, campus universitari, bar e locali per tre settimane nel tentativo di arginare l'aumento di casi di coronavirus. Lo riporta la Bbc. Dal primo marzo nel Paese ci sono stati oltre 1.600 morti a causa del Covid-19 e oggi sono stati annunciati 8.000 nuovi contagi, un numero record che si era verificato solo un'altra volta dall'inizio della pandemia. Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), nelle ultime due settimane la Repubblica Ceca ha registrato il più alto tasso d'infezioni in Europa.

Romania

Nuovo record di contagi anche in Romania, che si conferma il Paese dei Balcani più colpito dalla pandemia. Come hanno riferito i responsabili sanitari locali, nelle ultime 24 ore i nuovi casi di coronavirus sono risultati 4.016, per un totale di 164.477. Da ieri vi sono stati altri 68 decessi legati al covid-19, che portano a 5.535 il numero delle vittime da inizio epidemia. I pazienti in ospedale sono ad oggi 9.439, dei quali 686 in terapia intensiva. Le autorità sono orientate a imporre nuove restrizioni per arginare la nuova forte impennata di contagi.

Agenzie Onu: impatto pandemia devastante

L'impatto della pandemia da Covid-19 è «devastante» a livello economico e sociale: si stima che 690 milioni di persone siano attualmente malnutrite e che entro fine anno possano aumentare di altre 132 milioni di unità. Inoltre quasia la metà dei 3,3 miliardi della forza lavoro nel mondo è a rischio di perdere i propri mezzi di sostentamento. Lo dicono 4 agenzie Onu - Ilo, Fao, Ifad e Oms - in una dichiarazione congiunta. I più vulnerabili sono coloro che lavorano nell'economia informale perchè, privi di protezione sociale e di accesso a cure sanitarie di qualità, ora hanno perso la possibilità di accedere agli strumenti produttivi. L'intero sistema alimentare sta subendo danni pesanti dalla pandemia: la chiusura dei confini, le restrizioni ai commerci e il confinamento hanno impedito ai coltivatori di accedere ai mercati, per comprare ciò che gli serviva e vendere i loro prodotti, distruggendo la catena di fornitura alimentare a livello nazionale e internazionale, e riducendo la possibilità di avere una dieta sana, sicura e variata. Decimati anche i posti di lavoro.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 14 Ottobre 2020, 20:23
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