Cinquanta giorni dopo l'inizio dell'incubo, ieri il presidente cinese Xi Jinping ha visitato per la prima volta Wuhan ostentando soddisfazione per essere riuscito ad arginare il contagio a livello nazionale e a 'guarire' il Paese. Xi ha visitato in mattinata l'Huoshenshan, uno dei due ospedali militari costruiti in 10 giorni e dedicati alla cura dei pazienti colpiti dal virus.
Alle prese con il virus già da dicembre, Wuhan è in stato di rigidissima quarantena dal 23 gennaio, quando con una mossa senza precedenti Pechino ha imposto il blocco totale di tutta la provincia dell'Hubei: una misura draconiana per 60 milioni di persone ma necessaria per correggere i primi fallimenti sul contenimento dell'epidemia. «La diffusione del coronavirus è stata sostanzialmente contenuta nella provincia dell'Hubei e nel suo capoluogo Wuhan», ha commentato Xi nel resoconto fornito dall'agenzia Xinhua, promettendo poi «una battaglia risoluta per la vittoria totale nella guerra contro il coronavirus».
La visita del presidente è maturata dopo un costante calo dei contagi - appena 19 nuovi casi quelli comunicati ieri (17 nell'Hubei), ai minimi dal 18 gennaio - e nel giorno della chiusura di tutti e 16 gli ospedali da campo d'emergenza.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Marzo 2020, 16:01
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