Coronavirus, Trump: «Il mondo è in guerra, vinceremo». Ma fino a pochi giorni fa era «meno grave dell'influenza»

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di Enrico Chillè
Tra grandi proclami e accuse esplicite, anche Donald Trump e gli Stati Uniti sembrano aver appena scoperto l'emergenza coronavirus. Il presidente Usa, in queste ore, è ancora più attivo del solito su Twitter e non esita a definire il Covid-19 «un virus cinese», scatenando anche una serie di incidenti diplomatici con Pechino. E mentre promette che il suo paese «non farà la fine dell'Italia», annuncia nuove misure di contenimento dopo aver gravemente sottovalutato i pericoli della diffusione del virus.

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«Tutto il mondo è in guerra contro un nemico nascosto. Vinceremo!», ha twittato nelle scorse ore Donald Trump, che ha anche annunciato pochi minuti fa la chiusura del traffico non essenziale con il Canada.
Una misura che riguarderà gli spostamenti delle persone ma non influirà sulla regolarità dei traffici commerciali.
 

La risposta all'emergenza degli Stati Uniti, in queste ultime ore, appare decisamente energica e risoluta. Vale la pena ricordare, però, che fino a pochi giorni fa Donald Trump aveva minimizzato i rischi del virus, fornendo alcuni dati, parziali e provvisori, per confrontare gli effetti del Covid-19 con quelli dell'influenza stagionale. «Farà meno danni dell'influenza comune», aveva previsto il presidente degli Stati Uniti.
 

Una presa di posizione a cui aveva risposto anche Roberto Burioni, che su Twitter aveva replicato così a Donald Trump: «Non possiamo paragonare due malattie così diverse, il virus è pericoloso e sottovalutarlo è un errore fatale». Una conclusione a cui, probabilmente, sono giunti anche gli esperti medici e scientifici della Casa Bianca.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Marzo 2020, 16:13
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