Coronavirus, l'hashtag contro il razzismo virale su Twitter: #jenesuispasunvirus

Coronavirus, l'hashtag contro il razzismo virale su Twitter: #jenesuispasunvirus

di Nico Riva
Le conseguenze negative del Coronavirus, purtroppo, non si limitano ai numerosi morti e infettati. La nuova patologia sta infatti rendendo la vita difficile a milioni di cinesi sani in tutto il mondo.

Come? Con un virus forse ancor più insidioso: il razzismo. Ma agli sguardi torvi, agli insulti e alla diffidenza, c'è chi ha deciso di replicare. Un giovane cino-francese ha infatti lanciato un hashtag su Twitter per combattere il pregiudizio e la sua iniziativa è ormai...virale. #JeNeSuisPasUnVirus (io non sono un virus) è lo slogan scelto da Lou Chengwang, che twitta: «Sono cinese, ma non sono un virus. Tutti hanno paura della malattia, ma non dei pregiudizi». L'appello online è apparso lunedì 28 gennaio, ma in poco tempo ha raggiunto migliaia di persone, che hanno manifestato solidarietà unendosi alla battaglia etica di Lou Chengwang. L'ondata di paura, e in alcuni casi di aperte manifestazioni di razzismo, investe infatti non solo i cinesi, ma tutte le persone di origine asiatica.

E non solo in Francia, ma anche in Italia, come testimoniano l'episodio di Cesano Boscone e le parole dell'artista Wang Juanni nell'intervista pubblicata ieri su Leggo. Ma il pregiudizio si può combattere e sconfiggere sia in campo che online. L'hashtag scelto da Lou Chengwang suona molto simile ad un altro che pochi anni fa ebbe molta fortuna sui social, diffondendosi a macchia d'olio: #JeSuisCharlie.
Anche in questo caso, cancelletto e poche parole sono riuscite ad unire le persone in un momento di difficoltà ed emergenza planetaria, non solo salutare ma anche sociale. 

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Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Gennaio 2020, 08:12
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