Coronavirus, positivo il ministro israeliano. La bufala delle sue dichiarazioni

Coronavirus, positivo il ministro israeliano. La bufala delle sue dichiarazioni

di Silvia Natella
Coronavirus, positivo il ministro israeliano che aveva detto: «Il Covid-19 è un castigo divino per l'omosessualità». Qualcuno potrebbe invocare il Karma, ma la notizia che l’ultra-conservatore Yaakov Litzman abbia contratto il virus sta facendo il giro del mondo. Il ministro della Salute del governo di Benyamin Netanyahu sarebbe stato categorico associando la malattia a una punizione di Dio dovuta alle abitudini sessuali dei gay.  Poi parole smentite.

EDIT DELLE 10.55 8 aprile
Le parole a lui attribuite sulla punizione di Dio dovute alle abitudini sessuali sono risultate una  bufala, in quanto non risultano mai dette


Leggi anche > Coronavirus, come sta Boris Johnson: «Terapia a base di ossigeno, ma non è sotto ventilatore»

Litzman è anche un rabbino e deve aver violato le regole sul distanziamento sociale alla stregua degli altri membri della comunità Haredi di cui fa parte, partecipando a diverse riunioni di culto ed esponendo al contagio numerose autorità del Paese. Una situazione che ha imposto la quarantena a Netanyahu, al capo del Mossad, al capo di Stato maggiore e ad altri due altri generali. 

In Israele, che sin da subito aveva bloccato i collegamenti con Paesi come la Cina e l'Italia, l'atteggiamento degli ultraconservatori è stato giudicato pericoloso. Accusati di essere "untori", sono stati confinati in una sorta di "Zone Rosse". Il municipio di Ramat Gan, sobborgo alla periferia est di Tel Aviv, ha eretto una barriera per bloccare tutti gli accessi a piedi con la vicina Bnei Brak, cittadina abitata principalmente da ḥaredi. 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Aprile 2020, 11:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA