Coronavirus a New York, 13mila senzatetto via dagli alberghi dopo le lamentele dei residenti
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Il primo cittadino di New York ha anticipato la sua decisione lunedì scorso, in un discorso in cui non ha però specificato i tempi previsti dalla nuova direttiva. Il caso era emerso dopo le tantissime lamentele dei residenti di Manhattan, dove si trovano gli hotel che hanno ospitato i senzatetto. Secondo i residenti, la qualità della vita sarebbe drammaticamente peggiorata a causa dei clochard che avrebbero infestato le strade tra droghe, violenza e mancanza di dpi, a cominciare dalle mascherine.
«La situazione epidemiologica e sanitaria continua a migliorare, inizieremo il processo di risistemazione dei senzatetto dagli hotel ai centri di accoglienza. Gli hotel si trovano in una situazione poco auspicabile e inizieremo questo processo il prima possibile» - le parole di Bill de Blasio, riportate da Politico.com - «Ciò che è accaduto è una crisi che ci ha costretto ad usare gli hotel, ora inizieremo questo nuovo processo per alleviare il peso sulle comunità, ma lo faremo in modo sicuro per tutti e, in primis, per gli stessi senzatetto».
Il sindaco di New York, che in un primo momento si era mostrato riluttante, aveva deciso di trasferire migliaia di senzatetto dai centri di accoglienza tradizionali, in cui il distanziamento non poteva essere garantito, ad alcune stanze di hotel. Successivamente, Bill de Blasio aveva pensato di mantenere i clochard all'interno degli hotel fino all'arrivo di un vaccino contro il coronavirus. Le tantissime lamentele dei residenti, che sostengono di aver assistito a risse, rapine, molestie ai danni dei passanti, consumo di droga ed episodi di masturbazione in pubblico, hanno fatto però cambiare idea al sindaco italo-americano di New York.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Agosto 2020, 10:44
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