Coronavirus, Lufthansa verso i test rapidi prima dell'imbarco: la decisione per i voli diretti negli Stati Uniti
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Pesano sui bilanci soprattutto le difficoltà di riempire gli aerei diretti negli Stati Uniti. Un'opzione per la compagnia sarebbe quella di rendere i test un requisito per tutti coloro che si imbarcano su quei voli.
La proposta è in linea con le richieste dell'associazione industriale IATA di utilizzare i test come alternativa alle quarantene per ripristinare la fiducia nel volo e far ripartire i viaggi aerei. I test, dunque, sarebbero un modo per aggirare la necessità dell'isolamento di 14 giorni per i rientri da aree designate ad alto rischio. Queste regole, sebbene possano aiutare a contenere la diffusione del virus, sono un importante deterrente per i viaggi aerei, affermano i rappresentanti del settore.
Le compagnie aeree hanno visto il traffico diminuire bruscamente durante la pandemia e hanno chiesto e ricevuto miliardi di aiuti governativi. Lufthansa ha vinto un piano di salvataggio del governo da 9 miliardi di euro, ma ha dovuto annunciare un ulteriore ciclo di tagli dopo che il picco estivo dei viaggi per le vacanze è diminuito. L'azienda ha parcheggiato i suoi jumbo jet e ha in programma di eliminare 22mila posti a tempo pieno.
Ultimo aggiornamento: Sabato 3 Ottobre 2020, 11:41
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