Coronavirus, la stretta nel Regno Unito e le nuove regole per viaggiare all'estero: il punto sui rimborsi

Coronavirus, la stretta nel Regno Unito e le nuove regole per viaggiare all'estero: il punto sui rimborsi
L' ondata di contagi da Covid-19  attualmente in corso in Europa preoccupa tutti i Paesi. Alcuni, come il Regno Unito, hanno messo in atto nuove misure per contenere la diffusione del virus. Oltre a prevedere restrizioni, il governo di Boris Johnson e gli altri che fanno capo alla Corona britannica raccomandano di non viaggiare all'estero per il mese di ottobre. Il quotidiano Independent fa il punto sulle regole che concernono le vacanze e gli eventuali rimborsi nel caso in cui sia abbia già prenotato un viaggio. 

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Fermo restando l'obbligo di restare a casa per chiunque sia risultato positivo al tampone o abbia avuto contatti con qualche infetto, il consiglio è di non fare le valigie. Agli scozzesi, nello specifico, è stato detto di non prenotare alcuna vacanza. Il primo ministro scozzese, Nicola Sturgeon, ha dichiarato: «Dato che si tratta di una pandemia globale, per favore non prenotate viaggi all'estero per la pausa di ottobre se non sono indispensabili. Limitate le interazioni sociali». Le regole dipendono, inoltre, da dove si vive nel Regno Unito, se si risiede in località in cui sono state imposte misure aggiuntive o meno. 

Si tratta di raccomandazioni, non di norme, e non riguardano i viaggi già prenotati. Come sottolinea l'Indepdendent, se si sceglie di annullare la vacanza è improbabile che la compagnia aerea prenda in considerazione l'idea di un rimborso. La Competition and Markets Authority (CMA) sostiene che il rimborso è dovuto quando a un consumatore viene impedito di ricevere beni o servizi, perché le leggi sui blocchi rendono impossibile usufruirne. «Un consumatore avrà generalmente diritto a un rimborso quando ha pagato in anticipo per servizi o beni che non possono essere forniti a causa della pandemia di coronavirus», si legge.

Ryanair e Wizz Air non hanno fornito finora rimborsi o opportunità di riprenotazione gratuita, mentre gli albergatori potrebbero discutere per un rinvio.  
In molti ritengono, infine, che queste precauzioni sono inutili dal momento che le mete più gettonate come l'Italia, Cipro e la Turchia sono più sicure della Gran Bretagna e con un clima che consente di stare all'aperto. 
Anche il governo gallese propende per frenare possibili partenze. «Le normative sono in atto per proteggere te e i tuoi cari dal coronavirus e per prevenire la diffusione del virus in altre aree del Galles, del Regno Unito e di altri Paesi», afferma il governo di Cardiff.





 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Marzo 2023, 21:23
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