Coronavirus, in Svizzera nessun limite per i frontalieri: ma nel Ticino il 40% vuole chiudere i confini

Coronavirus, in Svizzera nessun limite per i frontalieri: ma nel Ticino il 40% vuole chiudere i confini
Nessun problema per i frontalieri italiani in Svizzera dal coronavirus: i seimila lavoratori italiani che lavorano oltre confine non hanno subìto rallentamenti o controlli sanitari ai posto di confine di Gondo (Canton Vallese), Brissago e Camedo (Canton Ticino). «Il transito dei nostri frontalieri è stato regolare» afferma Antonio Locatelli, coordinatore dei frontalieri del Verbano Cusio Ossola. 

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«Non ci saranno limitazioni per le frontiere», ha dichiarato, Daniel Koch, capo divisione malattie trasmissibili all'Ufficio federale della sanità pubblica della Svizzera. La Confederazione non ha introdotto e non introdurrà a breve provvedimenti nei confronti della libera circolazione delle persone alle frontiere con gli stati dove si sono verificati contagi di Coronavirus. 

Neanche le Ferrovie federali svizzere hanno preso per il momento misure particolari per quanto concerne il traffico da e verso l'Italia. «Siamo in contatto con l'Ufficio federale della sanità pubblica e seguiamo le sue raccomandazioni», ha spiegato un portavoce della compagnia ai media locali.
Koch in un'intervista alla radiotelevisione svizzero-tedesca SRF ha detto che la situazione «è preoccupante, ma che non si può ancora parlare di ondata che si sta diffondendo in Svizzera». In caso di epidemia in Europa, con o senza maggiori controlli alle frontiere, secondo Koch sarebbe
«impossibile fermare la diffusione del virus, poiché il continente è troppo interconnesso».

MA GLI SVIZZERI VOGLIONO CHIUDERE LE FRONTIERE I residenti però sono spaventati e in tanti vorrebbero invece chiudere i confini ai frontalieri italiani, dopo che in Lombardia stanno aumentando i casi di contagio da coronavirus. Nel Canton Ticino si segue con particolare attenzione lo sviluppo dell'emergenza sanitaria in Italia e secondo un sondaggio online effettuato dal Corriere del Ticino, il 39,9% dei lettori è attualmente favorevole alla chiusura delle frontiere. Il 20,5% si dice preoccupato, ma anche fiducioso che la Svizzera sia in grado di affrontare l'emergenza. Il 32,1% dei lettori che hanno preso parte al sondaggio ritiene che il coronavirus arriverà anche in Svizzera, ma che non ci sia nulla da temere, per ché la mortalità è bassa. Per un 7,4% di lettori, infine, non c'è di che preoccuparsi, perché si tratta di casi isolati. 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 24 Febbraio 2020, 11:51
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