Coronavirus, la Bielorussia continua a negare la pandemia: «Il virus si ammazza bevendo vodka»

Coronavirus, la Bielorussia continua a negare la pandemia: «Il virus si ammazza bevendo vodka»
Mentre ormai tutto il mondo trema di fronte al coronavirus, esiste ancora un paese che nega la sua esistenza e pericolosità: la Bielorussia. «Niente di grave, si ammazza bevendo vodka, 40-50 millilitri al giorno, ma non al lavoro, e facendo la sauna tre volte alla settimana». Sono queste le parole del Aleksandr Lukashenko, presidente della Bielorussia.

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Il paese non ha preso alcuna precauzione nei confronti della pandemia, continuando a negare il problema. Nel paese i casi accertati, secondo la Johns Hopkins University, sono 860, con 13 morti e 53 ricoverati, ma il sospetto è che i contagiati e i deceduti siano molti di più. Il governo però non ha voluto prendere alcun provvedimento, nessuna chiusura è stata fatta e si continua a considerare il virus letale come una comune influenza.

L'allerta dal pese arriva da Massimo Bonfatti, presidente di Mondo in Cammino, onlus che opera sul territorio Ucraino e Bielorusso per aiutare le vittime di Chernobyl. Molti medici stanno cercando di mettere in allerta la popolazione, gli ospedali iniziano ad essere al collasso. Il governo continua a non fare nulla tanto che alcune città si sono autoimposte una quarantena volontaria per limitare i contagi.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Aprile 2020, 09:38
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