In barca da un mese col fidanzato e senza internet, Elena scopre il coronavirus solo oggi: «La pandemia? Non ne sapevamo nulla»
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Elena Manighetti ha raccontato tutto ai media britannici, in particolare al Guardian. Partiti da Lanzarote, lei e il fidanzato Ryan Osborne dovevano attraversare l’Atlantico sulla loro barca per arrivare ai Caraibi: un viaggio documentato poi su una pagina Facebook e un canale YouTube. «Dicevano che le morti per il coronavirus stavano rallentando e la situazione migliorava», ricorda Elena, scrive il Corriere della Sera.
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Quando hanno riacceso il telefono e sono tornati a navigare su internet, sono rimasti stupefatti: «È stato come svegliarsi dopo un coma e immaginare la portata di ciò che è accaduto, all’inizio è stato difficile comprenderne le dimensioni», racconta lui. Elena aggiunge: «Tre giorni dopo il nostro arrivo a Bequia Ryan ha letto sul New York Times che la mia Bergamo era la città più colpita al mondo. Ho chiamato mio padre e mi ha detto di non farci prendere dal panico». Il momento più scioccante ovviamente per lei è stato quando ha visto le foto dei camion militari che trasportavano le salme, uno scatto che ha sconvolto tutta l’Italia.
I due giovani fidanzati, trentenni, dal 2017 vivono sulla loro barca a vela e raccontano la loro vita quotidiana sui social. Il loro viaggio verso i Caraibi, senza smartphone ma con un satellitare in grado solo di ricevere brevi messaggi: ma avevano chiesto ad amici e parenti di non usarlo per le brutte notizie. E loro hanno seguito il consiglio alla lettera: Elena e Ryan si sono goduti il viaggio senza preoccupazioni, ma appena arrivati a destinazione sono rimasti scioccati. Ora sono ancora a Bequia: «È surreale, qui sembra tutto normale ma sappiamo che il mondo è chiuso».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Aprile 2020, 13:54
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