Coronavirus, l'ex ufficiale israeliano Shoham: «Creato dai cinesi in laboratorio di armi batteriologiche»

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Il nuovo coronavirus è stato creato in laboratorio dai cinesi? Si tratta di un'ipotesi certamente azzardata, a cui sostegno non esistono prove tangibili, ma che raccoglie consensi in giro per il mondo. È il caso Dany Shoham, biologo ed ex ufficiale dell’intelligence militare israeliana, esperto di armi batteriologiche in Medio Oriente e Asia. In un'intervista al Washington Times, Shoham ha parlato dell'esistenza di un laboratorio a Wuhan dove il governo cinese starebbe portando avanti un programma segreto di sviluppo di armi chimiche. 

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Qui, secondo l'ex ufficiale israeliano, gli scienziati cinesi avrebbero potuto sviluppare il virus conosciuto come 2019-nCoV. Il nuovo coronavirus sarebbe poi sfuggito dal controllo degli scienziati, ipoteticamente, infettando uno di loro, per poi propagarsi nella città di Wuhan, considerata il primo focolare del virus. «Alcuni laboratori dell’istituto sono stati probabilmente impegnati, in termini di ricerca e sviluppo, in armi biologiche, almeno collateralmente, ma non come struttura principale della politica di Pechino» ha dichiarato Shoham al Washington Times.

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Intanto il bilancio delle vittime per il coronavirus in Cina sale a 56 morti.
Sono 1.975 le persone finora contagiate. È quanto annunciato dalle autorità cinesi. Ci sarebbero 324 persone in condizioni critiche, rileva l'agenzia cine Xinhua.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Gennaio 2020, 08:13
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