«Alexa aiuto, sto male non respiro», le ultime parole di una paziente malata di coronavirus prima della morte
di Alessia Strinati
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I messaggi trovati nelle registrazioni di Alexa colpiscono molto: «Alexa, aiutami», «Alexa, provo dolore. Devo trovare il modo per attenuarlo», «Oh, Alexa, sto soffrendo» e «A chi posso chiedere aiuto?». Sono solo alcuni dei messaggi registrati dalla 66enne che era risultata positiva al tampone inisieme ad altri ospiti della struttura e ad alcuni del personale. La donna non presentava febbre, ma solo problemi respiratori, per questo è rimasta per giorni nella struttura senza essere trasportata in ospedale, ma soffriva molto, come racconta anche la sorella della vittima.
Quando le sue condizioni si sono aggravate è stata ricoverata ma ormai era troppo tardi e si è spenta pochi giorni dopo. Alexa per lei era diventata un'amica, racconta una delle infermiere che l'accudiva, un punto di riferimento che le aveva aperto una piccola finestra sul mondo. Ed è stato proprio a lei che ha rivolto le sue ultime preoccupazioni prima di morire.
Ultimo aggiornamento: Domenica 12 Aprile 2020, 12:53
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