Suor Cocaina, droga nascosta nei tacchi delle scarpe scoperta all'aeroporto

Suor Cocaina, droga nascosta nei tacchi delle scarpe scoperta all'aeroporto

di Federica Macagnone
Denise Marie Woodrum, 51enne suora del Missouri seguace delle Adoratrici del Sangue di Cristo, era sicura che nessuno avrebbe mai minimamente sospettato di lei e che il passaggio della dogana all'aeroporto di Sydney sarebbe stato un gioco da ragazzi. Si sbagliava in pieno: appena atterrata, l'hanno pizzicata con un chilo di cocaina nascosto nei tacchi (altissimi) delle scarpe e l'hanno sbattuta in cella. Per lei, a un anno di distanza dall'arresto, sta per arrivare a giorni l'ora del giudizio, che non si preannuncia particolarmente clemente: i magistrati, che hanno ricostruito tutti i suoi spostamenti, appaiono infatti poco propensi a credere alle storie nebulose che Marie Denise ha raccontato finora per spiegare la presenza di droga nelle sue scarpe. 

La suora si è finora giustificata dicendo di essere stata tradita da un misterioso uomo conosciuto online e che lei non ha mai visto, un certo Hendrik Cornelius, al quale lei avrebbe promesso aiuto, accettando di andare in Australia per lui portando nei tacchi oggetti da rivendere: non sapeva assolutamente che si trattasse di droga. Affermazioni che hanno strappato più di un sorriso al giudice della Corte distrettuale Penelope Wass: «Tutto il suo racconto è incoerente e incredibile, a partire dal fatto che sia stata ingannata online da un uomo mai visto». Il procuratore Ben Dunstan, dal canto suo, la accusa di mentire e di essere stata pienamente conscia di rivestire il ruolo di corriere della droga all'interno di un'organizzazione criminale.

Tra i vari indizi che fanno nascere mille sospetti sulla sua piena consapevolezza, ci sono anche i suoi strani spostamenti prima dell'arresto, non legati alla sua attività di suora, durante i quali aveva scambiato centinaia di messaggi con Cornelius: Marie Denise era volata all'inizio di luglio dal Missouri al Texas, poi a Trinidad e Tobago il 18 luglio. Il giorno seguente era andata in Suriname, in Sud America, e il 25 luglio aveva mandato un messaggio a qualcuno chiamato "Stacie": «Questo intero viaggio è pagato e prevede un pagamento aggiuntivo per il lavoro svolto». Il 30 luglio aveva inviato un messaggio in codice a Cornelius, il 2 agosto gli aveva spedito un elenco di spese per hotel e voli e poi era partita per Sydney, dove la sua corsa si è arrestata. Fermata in aeroporto aveva detto di essere venuta in Australia per vedere l'Harbour Bridge e l'acquario e che le scarpe nella sua valigia erano un regalo per sua madre. Quando l'hanno informata che nei tacchi c'era cocaina ha risposto sgranando gli occhi: «Perché, quanta ne avete trovata?». 

Poi, una volta interrogata, ha insistito nel dire di essere stata raggirata da quell'uomo in cui lei vedeva la possibilità di un amore e che le inviva messaggi del tipo "Mi prometti che non mi lascerai mai?" o "Tu sei la mia unica e prima vera famiglia!". Comunque stiano le cose, va detto che Marie Denise, diventata suora dopo un matrimonio fallito e gravi problemi di salute, è descritta da tutti come una donna emotivamente fragile e suggestionabile. «Questa storia è stata un grande choc per tutta la famiglia - dice il padre, che vive in Illinois - Mia figlia era una ex insegnante con un master in marketing, ma soffriva di depressione e aveva subito un'isterectomia. All'improvviso ha incontrato qualcuno con cui ha parlato e ci ha detto che stava andando a fare un viaggio. La sua vita ha preso una svolta in quel momento. Non aveva mai fatto nulla del genere prima, è una cosa che non riesco ancora a capire. Spero solo che non soffra troppo».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Agosto 2018, 12:29
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