Cesare Battisti, così è stato arrestato: il blitz in strada, ora l'estradizione

Cesare Battisti, così è stato arrestato: il blitz in strada, ora l'estradizione
Cesare Battisti è stato arrestato in Bolivia il 13 gennaio 2019.
La svolta è arrivata una settimana fa, quando Cesare Battisti è stato individuato con certezza in Bolivia. L’operazione che ha portato all’arresto dell’ex terrorista del Gruppo Proletari Armati per il Comunismo è scattata a Santa Cruz. E ora l’Italia lo aspetta.
 
 


I nostri investigatori non avevamo mai perso di vista Battisti, in attesa di poterlo ammanettare. Dopo anni di attesa, ecco la svolta. Arriva con l’ascesa in Brasile di Bolsonaro. Il quale promette di “restituirlo” a Roma, come “regalo” per il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Un team composto da polizia italiana, Criminalpol e Antiterrorismo rafforza la collaborazione con i colleghi di Brasilia. Ma Battisti fugge. Viene individuato in Bolivia. Una settimana fa, gli investigatori accelerano. E preparano il blitz, in accordo con le autorità locali. Battisti è stato fermato in strada, non era armato e non ha opposto resistenza. Ha parlato in portoghese per rispondere alla polizia e ha mostrato un documento brasiliano che confermava la sua identità.

Due uomini dell’Antiterrorismo e della Criminalpol sono sul posto. Ora bisognerà capire se Battisti farà tappa in Brasile oppure verrà portato subito in Italia. È un nodo che verrà sciolto nelle prossime ore. Dopo anni di latitanza, dice Salvini, “la pacchia è finita”. Il ministro ha pubblicamente ringraziato anche gli investigatori, a partire da Polizia e Intelligence.
Ultimo aggiornamento: Domenica 13 Gennaio 2019, 09:50
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